Tunnel del Gran San Bernardo: le notizie di una possibile chiusura allarmano i sindaci
Secondo quanto dichiarato dal presidente della Sisex, società che gestisce la porzione svizzera del tunnel, Olivier Français a tvsvizzera.it non sarebbero ancora arrivati i 27 milioni di euro che l'Italia dovrebbe versare per mettere in sicurezza il traforo
Tunnel del Gran San Bernardo: le notizie di una possibile chiusura allarmano i sindaci.
Alla luce delle notizie apparse nei giorni scorsi sui giornali svizzeri – che fanno seguito all’intervento televisivo di Olivier Français, presidente della Sisex, società che gestisce la porzione svizzera del traforo – e riprese dalle testate italiane le amministrazioni comunali di Saint-Rhémy-en-Bosses, Saint-Oyen ed Etroubles esprimono grande preoccupazione.
Le preoccupazioni
«Le notizie che circolano in questi giorni – commentano i tre sindaci Alberto Ciabattoni, Alessio Désandré e Marco Calchera – e le dichiarazioni del presidente della Société Tunnel du Grand-Saint-Bernard SA, la società svizzera di gestione del tunnel, Olivier Français ci hanno messo in allarme: nel nostro territorio, oltre ai dipendenti frontalieri e transfrontalieri, ci sono numerose attività che lavorano grazie all’economia prodotta da tutte le persone che transitano dal tunnel».
Prosegue la nota: «Un’eventuale chiusura avrebbe delle conseguenze negative anche per tutta la Valle d’Aosta e le regioni limitrofe, come il Piemonte e la Liguria. Vista l’esperienza dei tre mesi di chiusura nell’autunno del 2017, speriamo che questa situazione sia chiarita e risolta quanto prima. Siamo certi del massimo impegno da parte del Governo Regionale e della Sitrasb nel ricercare una soluzione condivisa con il governo per garantire il completamento dei lavori di manutenzione straordinaria e la definizione della vitale proroga della concessione attualmente in essere».
Il nodo della questione
Français nell’intervista rilasciata a tvsvizzera.it ha fatto riferimento ai 26 milioni di franchi – ossia 27 milioni di euro – che l’Italia dovrebbe versare per mettere in sicurezza il traforo che collega la Valle d’Aosta al Canton Vallese e che ancora non sono arrivati. Fondi necessari al restauro della soletta di ventilazione, dopo un crollo avvenuto nel 2017, e che la controparte elvetica ha già stanziato.
(re.aostanews.it)