Adesso Basta! Domani, venerdì 17, sciopero generale anche in Valle d’Aosta
Promosso da Cgil e Uil, conta anche sull'adesione del Savt; non sarà della partita la Cisl VdA. Sciopero anche per la Sanità
Adesso Basta! Anche la Valle d’Aosta, venerdì 17 novembre, scende in piazza per lo sciopero contro la Manovra del Governo Meloni. E lo fa con Cgil e Uil, cui si è aggiunto anche il Savt. Non sarà della partita, invece, la Cisl VdA, che segue la linea del nazionale.
Adesso Basta! Sciopero in Valle d’Aosta
Le giornate di sciopero, in Valle d’Aosta, saranno il 17 e 24 novembre, con il 21 dedicato al volantinaggio.
«La manovra finanziaria del governo Meloni è iniqua – ha evidenziato la segretaria generale Cgil Valle d’Aosta Vilma Gaillard -. Non mette fondi sufficienti per i rinnovi contrattuali, genera precarietà, non attenziona il lavoratore giovane e tutti i provvedimenti pensionistici sono a danno del mondo femminile».
In un momento in cui il governo Meloni affronta la fase cruciale della definizione del bilancio, i sindacati indicono uno sciopero nazionale per contestare le scelte finanziarie di palazzo Chigi e sollecitare politiche che mettano al centro le esigenze dei lavoratori.
La voce della Valle d’Aosta
La Valle d’Aosta si unisce alle rivendicazioni, e l’appello dei sindacati regionali (Cgil, Uil, cui si aggiunge l’adesione del Savt) è che molti siano i lavoratori ad unirsi allo sciopero.
«Abbiamo bisogno di politiche fiscali in Italia – ha rivendicato Ramira Bizzotto, segretaria generale Uil Valle d’Aosta».
«Nella manovra non c’è nulla sulla casa – ha proseguito -. Stanno aumentando gli sfratti per morosità in Valle d’Aosta. Non ci sono servizi adeguati per l’infanzia. Abbiamo la necessità di rivedere il modello Italia, creare un progetto. Non come succede ad Aosta, dove sono state costruite prima le piste ciclabili, e ora siamo tutti paralizzati…».
Le date
La mobilitazione si preannuncia ampia e strutturata: tutta Italia scenderà in piazza il 17 novembre, il 20 seguirà la Sicilia, il 24 tutte le regioni del nord Italia, il 27 la Sardegna, e il 1 dicembre tutto il sud Italia.
«Lo sciopero è articolato su base nazionale e regionale e diviso per categorie», ha spiegato la segretaria generale Cgil.
«Chiaramente – ha proseguito Gaillard – l’intento è di creare del disagio, se tutti i lavoratori stessero a casa lo sciopero perderebbe di intensità».
Mobilitazione valdostana contro la manovra finanziaria
Il programma di mobilitazione valdostano si articolerà come segue:
Venerdì 17 novembre, scioperano in tutta Italia i lavoratori del pubblico impiego, del mondo dell’istruzione, dei trasporti e Poste italiane. Il presidio valdostano sarà in piazza Deffeyes ad Aosta, dalle ore 10 alle ore 12.
Martedì 21 novembre è prevista, invece, una sessione di volantinaggio al mercato di Aosta, dalle 10 alle 12.
Venerdì 24 novembre, tutte le altre categorie di lavoratori sciopereranno ad Aosta il 24 novembre. Il presidio sarà alla Porta Praetoria dalle 10 alle 13.
Le rivendicazioni sindacali
Le richieste sindacali riflettono le preoccupazioni di vari settori:
Istruzione: Il mondo dell’istruzione si batte per più risorse nel bilancio 2024, affinché il personale, sia stabile che precario, possa godere di condizioni di lavoro adeguate. La lotta contro il precariato e l’opposizione a iniziative legislative che minacciano la privatizzazione dell’istruzione sono tra le richieste chiave.
Trasporti: Il settore dei trasporti chiede risorse per contratti dignitosi, revisione delle tabelle di lavori usuranti, norme più stringenti sulla sicurezza e un intervento sul fondo nazionale dei trasporti per migliorare il servizio pubblico locale.
Sanità e Servizi: Il comparto sanitario chiede risorse per rinnovare i contratti e piani straordinari di assunzioni. La richiesta di strategie politiche e investimenti nei servizi socio-sanitari sottolinea la necessità di una pubblica amministrazione efficiente e vicina alle esigenze dei cittadini.
Poste e Coesione Sociale SLC CGIL si oppone all’ulteriore privatizzazione di Poste Italiane, riconoscendo il ruolo fondamentale svolto durante la pandemia. La richiesta è di preservare il carattere sociale di un servizio cruciale per il paese.
La Cisl non sarà della partita
Come confermato all’agenzia Dire, la Cisl Valle d’Aosta non aderirà allo sciopero, seguendo la linea del nazionale.
«Teniamo comunque a dire che non restiamo con le mani in mano – spiega il segretario della Cisl Valle d’Aosta, Jean Dondeynaz -. Abbiamo scelto di manifestare e di non aderire a questo sciopero perché riteniamo necessario continuare un dialogo con il governo, che possa migliorare questa manovra».
La Cisl Valle d’Aosta scenderà in piazza per la manifestazione prevista sabato 25 novembre a Roma, in piazza Santi Apostoli, “Partecipare per crescere: migliorare la manovra”.
«Siamo un sindacato responsabile e pragmatico, ma anche intransigente perché pretende maggiori risposte dalla manovra economica, a partire dalle pensioni» ricorda Jean Dondeynaz, che poi evidenzia un aspetto riguardante la Valle d’Aosta.
«La battaglia per l’Inps e l’Inail è frutto di un percorso fatto insieme» con le altre sigle sindacali ricorda ancora Dondeynaz, che chiarisce come «le rivendicazioni locali che confluiscono nello sciopero nazionale sono state affrontate anche dalla Cisl, come i problemi legati alla sanità, uno su tutti le liste d’attesa».
Il segretario sottolinea ancora, però, come «la scelta di mobilitarci in un’altra maniera, con un lavoro di concertazione e di trattativa seguito alle manifestazioni di aprile e maggio, ha contribuito a far trovare alcune nostre rivendicazioni nella manovra, dalla riduzione dell’Irpef alla no-tax area, dal cuneo fiscale ai fringe benefit, tutte contenute nella piattaforma presentata al governo per migliorare questa manovra» conclude Dondeynaz.
Sanità aderisce allo sciopero
Allo sciopero aderirà anche la Sanità rossonera.
In particolare, le associazioni sindacali USB PI, FP CGIL, UIL FPL, SAVT, NURSIND e SIDL hanno indetto lo sciopero plurisettoriale, generale e della Sanità per il 17 novembre.
A questo aderirà tutto il personale dipendente (Comparto, Dirigenza dell’Area Sanità, Dirigenza PTA) e somministrato.
L’Usl evidenzia come nella data indicata «saranno garantiti tutti i servizi e le prestazioni urgenti».
(al.bi.)