Apicoltura, danni da avversità atmosferiche: contributo di 20 euro ad alveare
Domande dal 14 al 27 novembre; possono presentarle gli apicoltori che possiedono - alla data del censimento 2020 - almeno 11 alveari
Fino a 20 euro a fondo perso di contributo agli apicoltori che hanno subito danni a causa di avversità atmosferiche. Lo ha deliberato oggi, 13 novembre, la giunta regionale della Valle d’Aosta.
I beneficiari
Possono beneficiare dei sostegni, erogati ai sensi dell’Art. 10ter della legge regionale 17/2016 Nuova disciplina degli aiuti regionali in materia di agricoltura e di sviluppo rurale, le PMI apistiche operanti sul territorio regionale, iscritte alla Banca Dati Nazionale Api nella sezione commerciale e titolari di almeno 11 alveari alla data del Censimento 2020 (nel conteggio non sono ammessi gli sciami/nuclei). L’entità degli aiuti, a fondo perso e in regime “de minimis”, è calcolata fino all’importo massimo di 20 euro ad alveare.
La disponibilità finanziaria ammonta a 120 mila euro.
Domande
Le domande devono essere presentate da martedì 14 e fino a lunedì 27 novembre 2023 e inoltrate tramite PEC all’indirizzo agricoltura@pec.regione.vda.it oppure consegnate allo Sportello unico dell’Assessorato, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 14.
È necessario utilizzare l’apposita modulistica, disponibile sul sito istituzionale della Regione al seguente link: https://www.regione.vda.it/agricoltura/per_gli_agricoltori/apicoltura/aiuti_avversita_atmosferiche_i.aspx
Per informazioni sulla compilazione delle domande, è possibile contattare lo Sportello unico ai numeri di telefono 0165/275267 oppure 0165/275352.
L’assessore Carrel: filiera necessaria
“Sono passate solo poche settimane dalla Sagra del Miele di Châtillon e dal Concorso Mieli della Valle d’Aosta, e come preannunciato l’Assessorato prosegue nell’indirizzo dichiarato di sostenere lo sviluppo dell’apicoltura in maniera concreta – dice l’Assessore Marco Carrel – “Come più volte ribadito, senza questa filiera, così fondamentale per la biodiversità, l’agricoltura verrebbe a mancare ed è quindi necessario mettere in campo misure che permettano agli apicoltori di continuare a svolgere il loro lavoro nelle migliori condizioni possibili. Mi auspico che questi sostegni fungano anche da stimolo e da incentivo ad una costante ricerca e miglioria delle pratiche di produzione del miele”.
(re.aostanews.it)