Charaban, biglietti rimasti in vendita online
La vendita per Lo Charaban n.53 prosegue online su webtic.it e, in caso rimanessero dei posti, la sera dello spettacolo in cassa
Chi si è perso la giornata di apertura delle vendite dei biglietti de Lo Charaban ma non vuole perdersi l’edizione numero 53 dello storico spettacolo di teatro popolare può approfittare della vendita online.
Da oggi i biglietti rimasti invenduti (pochi per la verità) sono disponibili su webtic.it .
«La vendita proseguirà in cassa la sera degli spettacoli, ma credo e spero che non ce ne saranno più perché siamo già quasi al tutto esaurito» dice il direttore della compagnia, Michel Celesia.
Lo Charaban n. 53
La compagnia di teatro popolare valdostana torna in scena dal 22 al 25 novembre con tre nuovi spettacoli inediti.
Dopo qualche edizione con tante poltrone vuote, lo scorso anno, complice la riduzione da 7 a 5 serate, il teatro è tornato a riempirsi.«Per quest’anno sarà ancora così, valuteremo in seguito se tornare alle 7 serate» spiega Celesia.
Tre le pièce inedite che la compagnia porterà in scena per le quali è stato necessario rimpinguare le fila degli attori.
«Abbiamo fatto campagna acquisti – scherza il direttore -. Confermati tutti i vecchi già presenti lo scorso anno, quest’anno ci saranno con noi Valérie Marguerettaz, Alice Gemelli, Andrea Cavagnet e Joël Albaney, tutti già impegnati con le rispettive compagnie della Fédérachòn Valdoténa di Téatro Populéro del Printemps Théâtral».
La collaborazione tra Charaban e Printemps è una cosa relativamente nuova, le due rassegne erano un tempo divise da una forte rivalità.
«Voglio pensare che con le nuove generazioni siano un po’ cambiate anche le teste – dice Celesia-, fortunatamente la rivalità non esiste più e si sono aperte varie collaborazioni».
Il menù de Lo Charaban n°53 proporrà per quest’anno La Veretà, scritta da Laura Grivon, a seguire Tcheut in vacance di Paola Vuyet per chiudere con Le Tramamoublo di Paola Vuyet da un’idea di Eleonora Rasetto.
Biglietti in vendita a 12 euro e non se ne potranno acquistare più di 20 a testa.
(e.d.)