Confcommercio: nasce Impresa Cultura Valle d’Aosta, «abbiamo tanti sogni e progetti»
La nuova associazione, guidata dalla presidente Chiara Fabbri, si pone l'obiettivo di portare in Valle ancora più eventi e iniziative per rilanciare ulteriormente un settore in crescita nel post pandemia
Raggruppare tutti i soggetti che abbiano un legame più o meno diretto con la cultura e riuscire a creare tanti eventi per incentivare il turismo. Sono solo una parte degli obiettivi che si pone Impresa cultura Valle d’Aosta, la costola rossonera dell’associazione legata a Confcommercio, presentata venerdì 20 ottobre nello splendido scenario del Castello di Sarre.
Impresa cultura Valle d’Aosta
«Impresa Cultura Valle d’Aosta nasce oggi, ma abbiamo già sogni e obiettivi che speriamo di riuscire a mettere in atto».
A parlare è la presidente Chiara Fabbri, che ha tenuto a battesimo la creatura che raggruppa i soggetti legati al mondo culturale appartenenti a Confcommercio.
A completare il direttivo sono stati eletti Clara Acerbi, Alessandro Stevanon, Salvatore Nasso e Federica Michelini.
«La Valle d’Aosta è una regione piccola rispetto alla Lombardia (prima realtà in cui è nata la sezione locale di Impresa Cultura ndr) – spiega la presidente Chiara Fabbri -. Ma grazie all’ambiente montano, ai castelli, alle varie ricchezze è un attrattore importante. In questi anni sono stati organizzati tanti eventi e tutto ciò è servito a incentivare il turismo. Vogliamo puntare alla creazione di numerosi incontri e iniziative che diano l’idea del perché si può venire in Valle d’Aosta».
Il presidente nazionale
Carlo Fontana, presidente di Impresa Cultura Italia Confcommercio, elogia la creazione dell’ente territoriale.
«Dal 2018, a livello nazionale, rappresentiamo un coordinamento di imprese che, insieme, creano l’immagine di un comparto ampio, largo e vivace. Non abbiamo la pretesa di incidere politicamente sulle istituzioni – commenta Fontana -, quanto quella di offrire un contributo di riflessione e analisi a tutti i soci di Confcommercio e a coloro che fanno della cultura e dell’ambito creativo la propria vita. Tramite gli osservatori, per tre volte l’anno, monitoriamo gli andamenti dei consumi e questo consente di comprendere da che parte ci si debba orientare. Negli anni del Covid abbiamo visto un azzeramento dei consumi. Ora non si è tornati ancora ai livelli del 2019, ma per fortuna i dati confermano che c’è stata una ripresa».
L’osservatorio: riprendono i consumi di cultura
E questa ripresa emerge, a livello nazionale, dai dati raccolti da Swg per l’Osservatorio longitudinale sui consumi culturali degli Italiani di Impresa Cultura Italia-Confcommercio.
La ricerca indica un aumento rilevante delle spese per spettacoli teatrali, musica dal vivo e per il settore cinematografico, che aveva sofferto particolarmente il periodo pandemico.
Si nota invece un lieve calo per altre attività, come l’uso delle piattaforme online o la lettura; probabilmente per il contesto economico che costringe a determinate rinunce.
La Valle d’Aosta
A livello regionale, invece, i risultati sottolineano come la Valle d’Aosta non venga vista esclusivamente come una regione legata alle attività sulla neve, ma anche come un territorio in grado di proporre numerose ed eterogenee attrazioni.
Dalle escursioni in luoghi naturali o storici, alla partecipazione a feste o sagre popolari, dalle visite ai musei e mostre ai concerti, c’è tanta carne al fuoco.
La Regione
Jean-Pierre Guichardaz, assessore ai Beni e alle attività culturali, riporta la memoria ai giorni dell’insediamento della giunta regionale.
«Sono trascorsi tre anni, ricordo come il primo giorno fu cadenzato dagli incontri con enti del settore, visto che il Covid si era abbattuto sull’intera realtà del mondo dell’impresa – racconta -. Nacque un virtuoso rapporto tra maggioranza e associazioni, con lo scopo di sostenere l’economia della Regione. C’era la convinzione che la volontà di sorreggere le attività fosse un paracadute per l’intera Valle. Ancora oggi la capacità di far sintesi e di creare un’unica voce delle categorie aderenti, tramite lo sforzo di mettere insieme anche realtà differenti, è fondamentale».
Il presidente della Regione, Renzo Testolin, aggiunge.
«Ci sono tanti elementi da valorizzare, la sfida che affrontate è questa – dice rivolto alla nuova realtà associativa -. L’amministrazione regionale è disponibile di fronte a un unico interlocutore, per conoscere e sfruttare gli investimenti e i passi in avanti in ambito culturale effettuati».
(luca mauro melloni)