Aosta: Paolo Tripodi nuovo capogruppo di PCP, ma Area Democratica insorge
Neanche il tempo di digerire il nuovo assetto dopo la tragica scomparsa di Fabio Protasoni che il direttivo, rappresentato in aula da Luciano Boccazzi e Diego Foti spara di nuovo a zero
Scoppiano ancora polemiche nella maggioranza del consiglio comunale di Aosta e in particolare in PCP. Al lancio, per l’ennesima volta, Area Democratica e i consiglieri comunali Luciano Boccazzi e Diego Foti.
A spingere Area Democratica a sparare a zero, questa volta, è la successione di Fabio Protasoni.
Nuovo consiglio
Nei giorni scorsi, infatti, Gabriella Massa, 54 anni, quota Rete Civica, ha ufficializzato il proprio ingresso in consiglio comunale (che verrà ratificato nell’assemblea di mercoledì 25 e giovedì 26 ottobre) al posto dello sfortunato ex capogruppo di Pcp, dopo la rinuncia di Giuseppe Domenico Brucculeri (89 voti) e Flaviana Filippetto (87).
Sempre nei giorni scorsi, poi, era stato definito il nuovo capogruppo di Pcp.
La scelta era ricaduta, come anticipato da Gazzetta Matin, su Paolo Tripodi, che sarà affiancato dalla vice Sarah Burgay.
Le polemiche
Neanche il tempo di assestarsi, insomma, che Area Democratica ha deciso di ripartire lancia in resta con un comunicato di fuoco.
«La direzione di Area Democratica Gauche Autonomiste che, tramite i consiglieri comunali Luciano Boccazzi e Diego Foti, aveva sollecitato un incontro con il gruppo PCP per la definizione del capogruppo ha preso atto ieri sera (mercoledì ndr.) che di fatto, parte del gruppo, aveva deciso indipendentemente dalle indicazioni delle forze politiche».
E questo non è andato giù al movimento, che denuncia come il Pd, a livello regionale, «pratichi l’occupazione dei posti senza tenere in alcun conto importanti indicazioni politiche».
Cahier de doléances
Ed ecco partire il cahier de doléances di Area Democratica, che ancora una volta esprime la necessità «che il gruppo comunale manifesti un’attenzione ai problemi sociali della città, stanno diventando una vera e propria emergenza – si legge nel comunicato -: le persone vengono sfrattate, diversi cittadini dormono in auto o non riescono ad arrivare a fine mese, il servizio di assistenza domiciliare vede continue dimissioni di operatori e gravi mancanze nel servizio», il tutto senza «una vera presa in carico».
«Ruolo fondamentale delle donne»
Altra denuncia, il mancato rispetto del principio di dare un ruolo fondamentale alle donne.
«Siamo sorpresi che, pur aumentando il numero di donne nel gruppo comunale, ancora una volta gli incarichi, come quello del capogruppo, ricadano su una figura maschile – tuona ancora Area Democratica -. Per questa ragione abbiamo rifiutato anche l’assegnazione della presidenza della 3ª commissione al consigliere Boccazzi, per coerenza con la richiesta di una maggiore rappresentanza di genere nei ruoli apicali».
Delle cinque commissioni, infatti, solo una è presieduta da una donna, Cecilia Lazzarotto.
«Lascia ulteriormente esterrefatti che la componente di Rete Civica abbia assecondato questa decisione – conclude Area Democratica -. Continueremo a impegnarci nel gruppo e nel consiglio comunale per attuare e rendere vivi gli impegni presi con gli elettori che hanno consentito il grande successo elettorale del gruppo PCP regionale e PCP comunale».
La replica di Paolo Tripodi
Si ritrova subito una gatta da pelare il nuovo capogruppo di Pcp, Paolo Tripodi.
«Assumo questo incarico dopo che a livello di gruppo e forze politiche è stato posto a maggioranza il mio nome e io lo faccio con senso di responsabilità, seguendo le orme di Fabio e cercando di emularlo sia per coerenza che per professionalità» spiega Tripodi, che poi non nasconde l’amarezza per l’uscita di Area Democratica.
«Il comunicato mi lascia amareggiato – spiega Tripodi -. Sulla questione di genere, il Pd ha sempre e comunque portato avanti l’idea e mi stupisce che solo oggi la componente di Area Democratica discuta questa problematica, quando a inizio consiliatura questo problema non si era mai posto. Noi, comunque, abbiamo valutato tutte le possibilità, chiedendo la disponibilità a Cecilia Lazzarotto e Sarah Burgay, che per vari motivi hanno declinato. Poi la scelta è ricaduta, quasi dalla totalità dell’assemblea (sorride ndr.) su di me».
Le continue frizioni non rischiano di minare il lavoro della maggioranza?
«Il mio impegno è proseguire il lavoro di Protasoni tenendo insieme le correnti di pensiero – conclude Tripodi -. Affronteremo di volta in volta i punti più caldi internamente e nelle rappresentanze politiche. E tutto questo per tutelare la Giunta, la maggioranza e un programma di legislatura firmato da tutte le forze politiche».
(alessandro bianchet)