Speed Opening Zermatt-Cervinia: ricorsi in Svizzera contro i lavori per la pista
Bufera in Svizzera sui cantieri da parte di due deputate del Canton Vallese e di tre associazioni ambientaliste
Ricorsi contro i lavori in corso per preparare la pista e riempire i crepacci. Un atto è di due deputate del Canton Vallese. Un altro ha visto scendere in campo alcune associazioni ambientaliste. Franz Julen, interpellato dal quotidiano elvetico Le Nouvelliste, ha però garantito che «tutte le autorizzazioni necessarie sono state ottenute dalle autorità e dalle federazioni dei due paesi per l’organizzazione delle gare».
Ricorsi in Svizzera contro i lavori per lo lo Speed Opening
Insomma, le gare, annullate l’anno scorso per mancanza di neve, in Svizzera sono finte al centro della bufera – con tanto di carte bollate e ricorsi – a meno di un mese dal loro svolgimento. L’11 e 12 novembre sono in programma le discese libere maschili. Il fine settimana seguente quelle femminili.
Sempre il quotidiano elvetico riporta che sono state avanzate alla Commissione cantonale per le costruzioni le richieste per bloccare i lavori.
Il caso era stato portato alla luce da Le Matin Dimanche. In particolare, secondo la testata giornalistica, ci sarebbero degli aspetti poco chiari riguardo le autorizzazioni.
E ancora, secondo la testata 20 Minutes i settori si estendono oltre la parte interessata dalle piste e non sarebbero dunque legali.
In questo contesto, WWF, Pro Natura e Mountain Wilderness Svizzera chiedono di fare luce sulla questione e hanno chiesto lo stop ai lavori.
«La pista è tutta nei settori dedicati allo sci nel lato svizzero – ha detto Julen a Le Nouvelliste -. Abbiamo effettivamente utilizzato delle macchine per riempire i crepacci per questioni di sicurezza. Nella nostra gara, solo un terzo del percorso necessita di neve artificiale; che è prodotta al 100% con energia rinnovabile».
(t.p.)