FrontDoc diventa adolescente e balla tutta la notte con Andy dei Bluvertigo
Il festival del cinema di frontiera torna ad Aosta dal 21 al 28 ottobre con 35 proiezioni e sette giorni di eventi; tra gli ospiti anche Massimo Bubola e Christian Raimo
Con le sue tredici edizioni FrontDoc, il festival del cinema di frontiera di Aosta, entra nella fase dell’adolescenza sfidando i confini tradizionali, creando nuovi mondi con la sua dinamica fluida e aprendosi ancora di più al dialogo e al confronto.
L’immagine è di Samuele Tedesco, assessore alla cultura del Comune di Aosta che per la prima volta sostiene economicamente il festival, nella presentazione di questa mattina, venerdì 13 ottobre, dell’edizione 2023 del festival.
Nato, come tante iniziative valdostane che riguardano il mondo del cinema, da un’idea felice di Luciano Barisone, fatto proprio da Apa VdA, l’associazione dei professionisti dell’audiovisivo FrontDoc non è ancora iniziato che già guarda avanti, a un’edizione 2024 che proporrà tante novità.
«FrontDoc sarà molto più di questo – annuncia Laurent Vicquéry, presidente di Apa VdA -, nascerà un FrontOff che garantirà una presenza tutto l’anno e non solo ad Aosta, per coinvolgere tutta la Valle d’Aosta e andare verso le persone».
Un festival al quale la definizione di frontiera inizia a stare stretta, come il linguaggio del solo documentario, sottolinea il direttore artistico, responsabile della selezione dei film, Gianluca Rossi annunciando un’apertura verso il cinema di finzione, «un germoglio di quello che FrontDoc diventerà».
«Vogliamo regalare alla città di Aosta il suo festival del cinema, tout-court» anticipa Rossi.
I numeri del festival
Per la 13ª edizione il team di Gianluca Rossi ha dovuto selezionare tra i 712 film iscritti da tutto il mondo («spingendo oltre 700 autori a riflettere su dove fosse la Valle d’Aosta» dice Roberto Sapia, presidente della Chambre Valdôtaine, uno dei numerosi partner del festival) i 21 film in concorso.
31 le proiezioni, 13 le anteprime tra cui 1 anteprima mondiale per 8 giorni di proiezioni.
7 gli eventi speciali che accompagneranno i film, 1 spazio espositivo, 3 matinées per le scuole e 6 giorni di FrontLab con i laboratori per i professionisti.
Ad assegnare i diversi premi sarà una giuria ufficiale composta da Lia Furxhi, autrice,presidente dell’Aiace nazionale, collaboratrice all’organizzazione di festival e alla creazione del Cnc- Centro Nazionale del Cortometraggio; Laure Portier, regista francese il cui Soy Libre presentato a Cannes nel 2021 ha vinto a FrontDoc 2022 il premio per il miglior lungometraggio e Roberto Manassero, docente di storia del cinema,autore, critico cinematografico e selezionatore per il Torino Film Festival.
A questa si affiancherà una Giuria Giovani, composta da ragazze e ragazzi tra i 18 e i 26 anni, che attribuirà un riconoscimento per ogni categoria.
Anche il pubblico sarà chiamato a esprimere la propria preferenza con l’assegnazione dell’ormai tradizionale Premio del Pubblico.
Il programma
FrontDoc 2023 torna dal 21 al 28 ottobre tra Teatro Giacosa, Cinéma de la Ville e Cittadella dei Giovani.
L’apertura del festival si terrà alle 21 al Teatro Giacosa con la performance multimediale Serpentine, «un’immersione onirica, avvolgente, a tratti disturbante di due artiste napoletane, Ludovica Manzo e Loredana Antonelli, un vero e proprio viaggio che abbiamo voluto portare qui» dice Nora Demarchi, co-direttrice artistica.
A seguire, un simbolico omaggio a un altro dei padri di FrontDoc, Carlo Chatrian, direttore della Berlinale, con la proiezione del film vincitore dell’Orso d’Oro, Sur l’adamant di Nicholas Philibert.
Domenica 22, alle 18.30 si terranno l’inaugurazione e la presentazione dello Spazio X, quello spazio voluto lo scorso anno e cresciuto in questa edizione, per presentare opere multimediali che utilizzano un nuovo linguaggio.
A seguire la performance multimediale Archeoscope dell’artista ceco Jan Kulka.
Tra gli appuntamenti da non perdere al Cinéma Théâtre De la Ville, lunedì 23 ottobre, alle 17.30 torna il cinema a occhi chiusi, con l’audio documentario sul Deportivo La Solis del fotografo valdostano Stefano Scherma.
Alle 21, l’artista e regista Yuri Ancarani presenterà il suo nuovo film Il popolo delle donne, potentissima lezione sugli elementi sociali e psicoanalitici che scatenano la violenza degli uomini sulle donne grazie alla lectio magistralis di Marina Valcarenghi, docente, analista, psichiatra e militante, dove con un linguaggio chiaro e una lucidità disarmante vengono messe a luce le dinamiche nascoste dietro alla più vigliacca delle violenze.
L’ideatore e papà di FrontDoc, Luciano Barisone sarà protagonista, martedì 24 alle 18.30 presentando un’inedita versione di sé come autore di poesie. Barisone presenterà la raccolta delle sue poesie Versi sparsi (End Edizioni, 2003), con lettura di Alessandra Celesia e musica di Luca Moccia.
Giovedì 26 ottobre, durante un appuntamento realizzato in collaborazione con Fondation Chanoux, si terrà la proiezione di Piccolo Corpo di Laura Samaini, un film in dialetto friulano, impattante con molteplici richiami al territorio valdostano.
Seguirà la proiezione del film Cocoricò tapes del regista valdostano Francesco Tavella, un viaggiovisivo e sonoro dedicato al mito della discoteca più famosa d’Europa degli anni ‘90 e che ritrae una generazione e gli eventi che hanno segnato la fine del millennio.
Venerdì 27 alle 21, sarà proprio FrontDoc a lanciare il triennio di celebrazioni per l’80° anniversario della Resistenza e della Liberazione, con un evento che coniuga musica, parole e immagini.
Sul palco del teatro Giacosa, Christian Raimo terrà l’intervento “Si può insegnare a resistere? Riflessione sulla trasmissione dei valori democratici nella scuola di oggi. Massimo Bubola con la sua Eccher band, in Canzoni d’amore, guerra e libertà, musicherà le immagini Momenti di vita partigiana realizzato da Octave Bérard nell’autunno del 1945.
Sabato 28 la chiusura del festival con Calici & Schermi, una partnership con l’Ais che assocerà ai film premiati alcuni vini.
La cerimonia di premiazione terminerà con la proiezione di Disco Boy di Giacomo Abruzzese, Orso d’Argento alla Berlinale di quest’anno.
FrontDoc terminerà nello SpazioX con l’after festival curato da Andy dei Bluvertigo e il suo dj set con musica anni ’80 e ’90 tutta da ballare.
I film in concorso
Sono 21 i film in concorso, 13 le anteprime.
Al centro dei lavori selezionati c’è sempre il tema della frontiera, che, come spiega Gianluca Rossi, «non sono solo frontiere fisiche, ma mentali, di linguaggio, sociali, di genere».
9 i film della nuova sezione Frontiera Italia, voluta fortemente per la qualità sempre maggiore della produzione nazionale, che proporrà, come anticipato, non solo documentari ma permetterà al festival di crescere, aprire al cinema di finzione per proporre «cinema, punto e basta».
Le proiezioni dei film in concorso si terranno presso il Cinéma Théatre De la Ville dal lunedì 23 a venerdì 27 ottobre, tutti i pomeriggi a partire dalle 17 e tutte le sere dalle 21.
FrontDocLab e ItineranzeDoc
L’interesse nella formazione di maestranze e professionalità sul territorio regionale è resa possibile grazie allo spin off FrontLab, organizzato in collaborazione con Film Commission VdA che, per la dodicesima edizione, propone il laboratorio Critics, corso di critica cinematografica destinato ai componenti della giuria giovani 2023, e Idea, dedicato allosviluppo di un’idea cinematografica.
Dal 21 al 29 ottobre si terrà anche Itineranze Doc, un percorso semestrale di formazione e training, dedicato a progetti dicinema del reale in fase di sviluppo, per sostenere a livello creativo e produttivo registi al primo (o secondo) lungometraggio.
Un’iniziativa unica, ideata da Luciano Barisone e realizzata da alcuni dei festival italiani più importanti del settore: Bellaria Film Festival, Festival dei Popoli (Firenze), Perugia Social Film Festival, Is Real (Nuoro), FrontDoc (Aosta) e Sole Luna Doc Fest (Palermo).
Un cammino in sei tappe, da vivere nel cuore dei festival, a stretto contatto con professionisti e addetti ai lavori, guidati da docenti d’eccezione e seguiti da tutor esperti come Francesco Giai Via, direttore di festival, programmer e critico cinematografico. Trainer, scout e membro del comitato di selezione del Torino Film Lab.
Il programma completo del festival è disponibile su www.frontdoc.it
(erika david)