Viabilità, la ciclabile per Manfrin: «è un’imposizione ideologica»
Cita il referendum della Lega sulla ciclabile al quale hanno partecipato 1.200 persone e «oltre il 90% ha bocciato quanto fatto»
Viabilità, la ciclabile per Manfrin: «è un’imposizione ideologica». Lo ha sostenuto in Consiglio Valle il capogruppo della Lega Vallée d’Aoste Andrea Manfrin che ha chiesto conto dell’avvio di un confronto con il Comune di Aosta per evidenziare i punti di forza e di debolezza del Piano urbano per la mobilità sostenibile.
L’interpellanza
Ha illustrato l’interpellanza puntualizzando che «le osservazioni al Piano urbano di mobilità sostenibile presentate da molti cittadini vanno nella direzione opposta della strada imboccata dal Comune. Sulla ciclabile si sono scatenate le polemiche. Su questo la Lega ha fatto una sorta di referendum al quale hanno partecipato 1.200 persone e oltre il 90% ha bocciato quanto fatto».
Il consigliere del Carroccio ha criticato «l’aumento delle tariffe, la sparizione degli stalli per la realizzazione della ciclabile i cui lavori stanno devastando la città, che è percorribile in bicicletta per pochi mesi all’anno. Credo che quest’inverno qualcuno farà Saturday on ice sulle ciclabili».
La risposta
L’assessore Bertschy ha argomentato: «Il confronto sotto il profilo tecnico è aperto. Sul piano politico l’interlocuzione è in corso e avremo occasione per approfondire i temi. In generale l’obiettivo comune va nella direzione di ridurre l’utilizzo del mezzo privato. Su questo non possiamo non condividere un’iniziativa che va in tal senso. Il compito della politica è quello di convincere i cittadini che è la strada giusta da percorrere. La cosa più importante che andrà definita con il Comune di Aosta nei prossimi mesi sui temi quali collegamento con la zona F8, l’attraversamento ferroviario. Noi condividiamo il tentativo di andare nella direzione di ridurre l’utilizzo dell’auto. Se non si riesce in questo tempo si va semplicemente verso contrapposizioni. Lavoreremo per lavorare sui punti di forza e di debolezza».
La replica
«Sono felice di sentire che c’è un confronto aperto – ha replicato Manfrin – ma temo che non ci sia la disponibilità a sentire da parte del Comune poiché, sul Pums, nessuna osservazione è stata recepita. Sul fatto di ridurre l’utilizzo di mezzi privati nulla da eccepire. Però ci sono due approcci diversi. Una scelta non deve essere imposta. Se io creassi un sistema di trasporto pubblico efficiente che permette di muoversi velocemete e liberamente all’interno di una città con costi inferiori non ci sarebbe bisogno di disseminare la città di Ztl, di togliere parcheggi, di aumentare i costi. Chi ha un’ideologia vuole imporla ed è disponibile a calpestare anche le persone. La ciclabile è solo un’imposizione ideologica. Sì alla libertà di scelta e no alle imposizioni».
(da.ch.)