Baby gang: no alla richiesta di convocazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza
Il presidente della Regione Testolin ha garantito però la massima attenzione agli episodi di microcriminalità e bullismo e il coinvolgimento delle forze dell'ordine
Baby gang: no alla richiesta di convocazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza. «Aggressione con teaser, minacce di ritorsione: sono fatti di gravità eccezionale» ha denunciato il capogruppo della Lega Andrea Manfrin in una mozione presentata in Consiglio Valle.
Il fenomeno
Ha proseguito: «Ci sono giunte nuovamente segnalazioni di bande di giovani, soprattutto stranieri, armati di coltelli che agiscono in bassa Valle. Il fenomeno delle baby gang esiste ed è bene che ne prendiamo atto. Oggi i fenomeni si sono intensificati. L’assenza di reati è ovviamente solo apparente visto che spesso i ragazzi vittime delle violenze non querelano temendo ripercussioni».
La mozione presentata invita al presidente della Regione a convocare il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per definire una strategia che possa porre fine a questi episodi di microcriminalità e bullismo.
La risposta
Il presidente Renzo Testolin ha risposto: «Ho ascoltato con profonda attenzione. Il collega sa che è un tema al quale il governo presta attenzione e non mancano le azioni per evitare simili episodi con attività di controllo, sollecitando organizzatori di feste e forze dell’ordine a vigilare. Non può impegnare il presidente della Regione a convocare il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica non è compito suo secondo il contesto della mozione».
(da.ch.)