Criminalità, la Valle d’Aosta non è più l’isola felice: primi in Italia per sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile
Nel 2022 sono stati denunciati 3.501 delitti, in aumento rispetto all'anno precedente
Milano, Rimini e Roma sono le tre province meno raccomandabili d’Italia. Formano il triste podio della criminalità del Paese. Lo rileva il quotidiano Il Sole 24Ore. La classifica è quella dell’indice della criminalità, che il quotidiano economico della Confindustria elabora annualmente su dati del Dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno.
Una volta tanto essere nei bassifondi della classifica fa tirare un sospiro di sollievo. Per trovare la provincia di Aosta in classifica, infatti, bisogna scorrere fino al 70°posto su 106. Quasi una isola felice. Quasi, perché le denunce rispetto al 2021 sono in aumento e l’allora classifica ci vedeva al 92° posto.
3.501 delitti denunciati
In Valle d’Aosta i delitti denunciati nel 2022 sono stati complessivamente 3.501, con una media di 2.874 ogni 100mila abitanti. Un dato in aumento rispetto al 2021 (le denunce erano state quasi 3mila). Nel primo semestre di quest’anno il trend rimane stabile, con un calo dello 0,1% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno.
Quali reati
La Valle d’Aosta si distingue tristemente per lo sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile, con 18 denunce: primi in Italia. Per le violenze sessuali, con 13 denunce, la Valle è invece 41esima. Terzo posto, poi, per le percosse, con poco più di 50 denunce ogni 100mila abitanti, una delle tipologie a livello nazionale a crescita più elevata.
Meglio per quanto riguarda le rapine (12 denunce e 94° posto), 47esima posizione per Aoosta per le lesioni dolose, 30esima per minacce. Stupefacenti: 89esima posizione con 34 denunce, e 15esima per i delitti informatici.
(re.aostanews.it)