Confindustria VdA: inflazione e tassi minano la fiducia delle imprese valdostane
L'indagine previsionale per il quarto trimestre 2023 mette in evidenza cali di fiducia per produzione, export e altri aspetti, compresa l'occupazione
La crisi in Francia e Germania, ma anche la particolare congiuntura economica fatta di inflazione e tassi alle stelle. Questi, e non solo, i motivi alla base della diminuzione della fiducia delle imprese valdostane, rilevata dall’indagine previsionale di Confindustria Valle d’Aosta relativa al quartro trimestre 2023.
L’indagine previsionale
L’indagine previsionale è stata condotta su oltre 300 imprese iscritte a Confindustria Valle d’Aosta e non ha riguardato il settore edile.
I dati, dopo una prima parte di anno positiva, parlano di un autunno complicato, fatto di preoccupazioni per il futuro.
Infatti, il raffreddamento del clima economico vede il saldo tra ottimisti e pessimisti passare da +28,26% del terzo trimestre a -6,25%.
Mentre aumenta il dato relativo al ricorso alla cassa integrazione guadagni, in salita del +6,52%, peggiora il dato relativo alla previsione sulla produzione, che si attesta su -8,70%.
In calo anche il dato sugli ordinativi, che passa da +31,82% della precedente rilevazione a un -6,38%.
Segue il trend anche l’export, crollato dal +18,52% del terzo trimestre al -10%.
Di conseguenza, peggiora anche la composizione del carnet ordini: aumentano le aziende con ordini per meno di un mese, che ora sono il 32,43% dell’attuale.
Sostanzialmente stabili invece quelle con visibilità 1-3 mesi (dal 33,33% al 29,73%).
Diminuiscono quelle con visibilità oltre i tre mesi (dal 50,00% al 37,84%).
Crolla anche la previsione di investimenti
Tutti questi fattori, come riportato da Confindustria Valle d’Aosta, pesano anche sugli investimenti previsti.
Quelli per ampliamenti si attestano su un +20,51%, quelli per sostituzioni su un +30,77%.
In aumento, infatti, c’è la percentuale degli imprenditori che non prevede di fare nessun investimento e che ora si attesta su di un +49%.
In lieve peggioramento anche il tasso di utilizzo degli impianti, fissato sul +69,71%.
La media complessiva dei tempi di pagamento è di 56 giorni (dato in miglioramento) e di 51 giorni per la Pubblica Amministrazione.
Unico dato in controtendenza, la diminuzione delle imprese che segnalano ritardi negli incassi, passando da un 39,13% del trimestre precedente a un 31,43% dell’attuale.
Il presidente di Confindustria Valle d’Aosta
Parla di un risultato atteso il presidente di Confindustria Valle d’Aosta, Francesco Turcato.
«Avevamo previsto che non sarebbe stato un autunno semplice per il nostro territorio, l’export in contrazione sta riducendo i margini netti per le nostre imprese – spiega il presidente -. I tassi alti, poi, bloccano gli investimenti a lungo termine, e senza innovazione diventa più complesso restare competitivi nelle filiere di cui le nostre imprese fanno parte».
Tutto questo ricade anche sul personale.
«Purtroppo si riverbera anche nelle previsioni occupazionali – conclude Turcato -, anche se la Cig resta a livelli bassi. L’attenzione deve essere massima sia per le piccole che per le medie e grandi imprese, specie ora che il traforo del Monte Bianco chiuderà, isolandoci ancora di più».
(al.bi.)