Rally Valle d’Aosta, lascia Luca Lattanzi: «Metodo di lavoro non condiviso»
Il patron fa un passo indietro per divergenze in seno all'organizzazione
Luca Lattanzi lascia l’organizzazione del Rally Valle d’Aosta. La decisione del patron è stata ufficializzata con una lunga lettera pubblicata sul gruppo Facebook del rally. Il motivo? «La non condivisione del mio metodo di lavoro». Insomma, la competizione, tornata nel 2022 dopo uno stop di dieci anni, perde un pezzo da novanta. «Ci vedremo al prossimo Valle, ma questa volta da concorrente», assicura Lattanzi.
Rally Valle d’Aosta, lascia Luca Lattanzi
«Come in tutte le storie c’è sempre un inizio e una fine, quest’ultima spesso non va come uno vorrebbe – scrive Lattanzi -. Un po’ come le due facce di una medaglia. È stato proprio il rovescio della medaglia a portarmi a lasciare la mia carica in Acva Sport».
E ancora. «Sono molto fiero di quello che è stato fatto fino a qui; sia da me sia da tutti gli attori interessati. Non sempre, però, il lavoro svolto trova riscontri positivi in altri, non sempre prendere le decisioni in modo autonomo viene visto come un pregio. Alcune decisioni sono sì state prese in maniera autonoma, ma anche con la responsabilità e la diligenza del buon padre di famiglia, che ha a cuore gli interessi dell’associazione e del rally».
Quindi l’affondo. «Posso dire che era 10 anni che nessuno prendeva delle necessarie decisioni con tanta determinazione da riportare in vita il rally. Chi mi conosce sa che io lavoro così e mi sembra che il risultato non sia stato poi così disdicevole».
Poi le conclusioni. «La non condivisione di questo mio metodo di lavoro mi ha messo in difficoltà e non credo di essere più nelle condizioni di poter continuare questa stupenda avventura. Per questo motivo lascio; lascio un Rally Valle d’Aosta in piena salute e ai fasti di una volta, quelli che merita, lascio il posto a chi verrà e sono certo che farà un ottimo lavoro».
I ringraziamenti
Lunga anche la lista dei ringraziamenti, nella lettera di Lattanzi. All’Acva Sport, «braccio operativo nell’organizzazione; in particolare Giulia, Lilliana, Claudia, Franco, Antonio Pietro e Alberto, persone preparate e sempre attente».
Grazie «all’Automobile Club Valle d’Aosta, ovvero Ettore Deborah, Monia e il direttore Fabrizio Turci».
Lattanzi ringrazia poi anche Aci Sport, Erica «senza di lei sarei ancora a fare la documentazione del primo rally»; la moglie Eva «che ha sopportato le mie preoccupazioni, le mie arrabbiature, le mie infinite telefonate e tanto altro e la mia famiglia, che volontariamente si è offerta di aiutarmi».
La chiusura con un ringraziamento agli appassionati, definiti «il quid in più di questa gara».
(t.p.)