Cambiamento climatico, Courmayeur pronta ad affrontarlo con il Climate Hub
Nell'ambito del Pnrr inaugurata la biblioteca delle montagne, lanciato il Climathon Courmayeur di novembre e lavori di restauro dell'ex Hotel Ange pronti a partire
Con il Climate Hub, il polo di studi e azioni per l’adattamento al cambiamento climatico, Courmayeur cerca di farsi trovare pronta per quando la vita, il lavoro, lo sport e il turismo in montagna non saranno più gli stessi.
Al progetto, finanziato dall’Unione Europea con i fondi Next Generation Eu, nell’ambito del Bando Borghi, misura 2, del Pnrr, lavora una rete di partner istituzionali, privati, enti, scuole e cittadini di Courmayeur «che stanno collaborando sui progetti per il futuro, tutti insieme stiamo cercando di immaginare cosa succederà, per cercare di prevenire ed essere pronti quando il cambiamento purtroppo arriverà» dice il sindaco di Courmayeur, Roberto Rota.
«Perché il cambiamento climatico è in atto – sottolinea – si tratta di capire quando arriverà e come ci colpirà».
La Biblioteca di Montagna
Con l’inaugurazione della Biblioteca di Montagna, questo pomeriggio, nei locali del complesso dell’ex Hôtel Ange, Courmayeur Climate Hub conclude una delle dieci azioni previste dal progetto. A cura della Fondazione Courmayeur Mont Blanc, allestita al primo piano dell’ex Ange, la Biblioteca di Montagna è uno spazio di consultazione dei volumi fisici, oltre 3.100, dedicati ai temi della montagna.
Volumi che sono stati digitalizzati per la consultazione online, con un sistema di ricerca avanzato e trasversale che integra testi, audio e video.
Uno spazio che sarà aperto su richiesta per studenti e ricercatori, gestito dalla Fondazione.
La biblioteca aprirà ufficialmente al pubblico il 28 dicembre 2023.
Climathon Courmayeur
La linea 5 del Courmayeur Climate Hub prevede l’organizzazione del Climathon, «un evento mondiale, un movimento globale per sensibilizzare e chiamare all’azione» dice Marco Riva, project manager di Fondazione Giacomo Brodolini che coordina il progetto, «perché non solo il cambiamento climatico sta già avvenendo, ma a Courmayeur si studia e ci si adatta».
Dopo l’esperienza positiva del primo Climathon Courmayeur nel 2019, quest’anno si ripete l’11 e 12 novembre al Courmayeur Forum Sport Center.
Una maratona di 24 ore non stop alla quale possono partecipare tutte le persone interessate ai temi della montagna.
“Cambia il clima, cambia la montagna, cambiamo il turismo” è il claim della nuova edizione di Climathon.
I partecipanti, divisi in team dovranno lavorare per proporre soluzioni innovative alle grandi sfide climatiche che riguardano la gestione dei rifiuti, la gestione delle acque e la gestione dei trasporti.
Per ogni sfida una giuria decreterà la soluzione vincente che si aggiudicherà un montepremi di 2.000 euro messo a disposizione dei partner.
Ci sarà poi un premio speciale di 3.000 euro per il miglior progetto per il territorio valdostano.
«Cercheremo poi di mettere in pratica i progetti migliori con il sostegno della Fondazione Brodolini che – ricorda Riva – in Valle d’Aosta gestisce le Pepinières di Aosta e Pont-Saint-Martin».
Il programma
Il Climathon Courmayeur si terrà sabato 11, dalle 14, fino alle 14 di domenica 12 novembre.
Alle 21 sono in programma gli interventi di Simone Molteni, direttore scientifico di LifeGate, il network di informazione e servizi per persone, aziende, ong e istituzioni impegnate per un futuro sostenibile, e Chiara Montanari, capo spedizione in Antartide.
Durante la notte sarà possibile fare turni di riposo in una sala allestita con brande.
Alle 6.30 è prevista una sessione di yoga con Yoga VdA, a seguire colazione e presentazione dei progetti alla giuria che decreterà i vincitori.
Le iscrizioni al Climathon Courmayeur, totalmente gratuito, sono aperte qui.
Le altre linee di interventi di Courmayeur Climate Hub
Con la firma dei contratti nei giorni scorsi, rigorosamente entro il fatidico termine del 30 settembre, prenderanno adesso il via i cantieri per la riqualificazione di una porzione del complesso edilizio dell’ex Hôtel Ange, con risorse per un milione di euro circa, e il recupero degli affreschi nella sala principale (190 mila euro circa).
Tra le altre azioni del progetto inventare nuove professioni legate alla montagna è forse la sfida più grande. Se ne sta occupando, tramite un format innovativo articolato su tre anni (Future Mountain Jobs) il Liceo Linguistico di Courmayeur.
È in previsione inoltre una nuova edizione dei campi estivi, residenziali o diurni, per bambini e ragazzi tra i 7 e i 18 anni sulle materie Stem (Science, Technology,Engineering, Math).
Il prossimo anno, dal 3 al 6 novembre, Fondazione Montagna Sicura organizzerà il Residency Living Lab, una full immersion su più giorni durante i quali esperti internazionali di tutto l’arco alpino, coordinati dall’Institute for Snow and Avalanche Research di Davos, si confronteranno sui temi del cambiamento climatico.
Le ultime due azioni del progetto servono a costruire il dopo Pnrr, per affiancare alla normale narrazione di Courmayeur una nuova linea di comunicazione tramite una nuova identità visiva in fase di elaborazione e attraverso tutti i canali di Csc.
Nuovi eventi culturali e un piano strategico per il turismo sostenibile in alta montagna, parte che coinvolge chi vive e lavora a Courmayeur, alla quale finora hanno risposto ancora in pochi, come evidenziato dal sindaco Rota in una comunicazione ai margini dell’ultimo Consiglio comunale.
(erika david)