Fattore famiglia: una proposta di legge della Lega per contrastare il calo demografico
È un indicatore sintetico della situazione reddituale e patrimoniale che va a premiare le famiglie, integrando l'Isee
Fattore famiglia: una proposta di legge della Lega per contrastare il calo demografico.
Invertire la rotta del declino demografico: è quanto si propone la Lega Vallée d’Aoste con la legge di istituzione del Fattore famiglia in Valle d’Aosta depositata all’Ufficio presidenza del Consiglio Valle il 26 settembre scorso e presentata, nella mattinata di oggi, mercoledì 4 ottobre, in conferenza stampa.
Fattore famiglia
«Il fattore famiglia è un indicatore sintetico della situazione reddituale e patrimoniale che va a premiare le famiglie, integrando l’Isee» ha spiegato il capogruppo Andrea Manfrin che ha elencato i punti premiali della legge. «Incrementa il peso dei figli di cui si considera anche la fascia di età, tiene maggiormente in conto la disabilità, considera le famiglie monogenitoriali, il calo di reddito per la perdita del lavoro, i single e la presenza di figli gemelli». Manfrin ha aggiunto: «È uno strumento di calcolo in grado di contrastare il crollo delle nascite. Un’inversione di tendenza è necessaria e urgente poiché si rischia di scivolare in una spirale negativa che influirebbe anche sullo sviluppo economico».
Il capogruppo cita ad esempio Castelnuovo del Garda, comune pilota nell’introduzione del fattore famiglia, «dove la popolazione è passata da 8.900 del 2003 ai 13.370 nel 2021. La politica urbanistica, accompagnata dalla realizzazione di importanti opere pubbliche, soprattutto nell’edilizia scolastica, e da politiche sociali e familiari efficaci, ha creato un terreno favorevole per una comunità che è tornata a fare figli».
Manfrin ha poi ricordato che al Fattore famiglia la Regione sta lavorando dal 2016 e l’impegno preso in un ordine del giorno del 2022, approvato con 32 voti a favore, in cui la giunta regionale «a valutare, anche in Valle d’Aosta, l’eventuale applicazione del Fattore famiglia.
Sulla stessa lunghezza il vicecapogruppo Erik Lavy: «È arrivato il momento di agire concretamente e questa legge è un primo passo per invertire la rotta. Il calo demografico incide sulle terre alte che con questo trend negativo non hanno futuro. Senza figli le comunità montane, essenza del nostro territorio, spariranno».
Per la consigliera Raffaella Foudraz «una piccola legge, composta solo da sei articoli, ma di forte impatto positivo sulle famiglie».
(da.ch.)