Concorso ginecologi all’Usl di Aosta: la Cassazione annulla la condanna del primario Livio Leo
Si celebrerà un nuovo processo d'appello per la sola ipotesi di reato di rivelazione di segreto d'ufficio
Torna in Corte d’Appello a Torino la vicenda processuale relativa al concorso per ginecologi indetto dall’azienda Usl della Valle d’Aosta nel 2018. La Cassazione, infatti, ha annullato con rinvio la condanna del primario Livio Leo. Per il direttore della struttura di Ostetricia e ginecologia ci sarà un nuovo giudizio per la sola ipotesi di reato di rivelazione di segreto d’ufficio. Annullate senza rinvio le condanne per abuso d’ufficio a Leo al dottor Enrico Negrone. La decisione perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato.
Concorso ginecologi, si torna in Corte d’Appello
La pronuncia della Suprema Corte è arrivata nella serata di ieri, 3 ottobre. In appello il dottor Leo era stato condannato a 10 mesi. Per Negrone, invece, la pena inflitta era di 8 mesi. Per entrambi la pena era sospesa.Erano invece già stati assolti Veronica Arfuso, Andrea Capuano, Francesca Deambrogio e Riccardo Fiorentino. Si tratta dei quattro candidati che avevano superato la prima prova, poi annullata dall’Usl.
Il fascicolo era stato aperto dopo un esposto dell’allora assessora regionale Emily Rini. Secondo l’ipotesi accusatoria (le indagini erano state coordinate dal pm Luca Ceccanti), i quattro candidati erano stati favoriti ed erano stati gli unici a superare la prima prova scritta. I quattro medici conoscevano Leo, che era il presidente della commissione, e con lui avevano già curato pubblicazioni scientifiche.
(t.p.)