Politica e terzo settore in lutto per la scomparsa di Fabio Protasoni
Il consigliere comunale di Aosta, capogruppo di Pcp, si è spento venerdì a 57 anni
Lutto nella politica e nel terzo settore valdostani. Non ce l’ha fatta Fabio Protasoni, 57 anni, venuto a mancare nel pomeriggio di venerdì.
Addio a Fabio Protasoni
La malattia che ne ha minato il fisico, ma non la voglia di continuare a portare avanti il proprio ruolo di primo piano, ha infine avuto la meglio, dopo un lungo periodo di battaglia, sempre sostenuto dalle inseparabili Nathalie e Bianca e dallo stuolo di amici, che le hanno provate tutte per sostenerlo.
Chi era Fabio Protasoni
Diplomato all’Itis di Brescia nel 1983, Protasoni è sempre stato molto impegnato nel sociale, nel terzo settore e in politica.
Attualmente responsabile del Patronato Acli Piemonte (Associazioni cristiane lavoratori italiani), ambiente in cui gravitava da ben 30 anni, Protasoni è stato anche consulente del Csv e ha ricoperto ruoli di rilievo in Coop Nordest, nel Forum del Terzo settore (segretario nazionale e amministratore per sei anni), nella CEei nell’Istituto italiano per la donazione.
È stato anche giornalista pubblicista dal 2011 al 2016.
La carriera politica
Ricca, dapprima nelle retrovie, poi in prima fila per la sua città adottiva, la carriera politica.
Protasoni, infatti, è stato presidente dell’assemblea valdostana del Partito Democratico dal 2009 al 2013, esperienza durante la quale, nel 2011, ha fondato l’associazione Pendolari stanchi.
Passato poi a Rete Civica (di cui è entrato a far parte del direttivo, composto ora anche da Chiara Minelli, Loris Sartore, Elio Riccarand, Eugenio Torrione e Sabina Vuillermoz), è stato eletto nel consiglio comunale di Aosta nelle elezioni del settembre 2020, venendo nominato capogruppo di Pcp, movimento che aveva ottenuto il maggior numero di consiglieri.
Nell’assemblea del capoluogo, Protasoni ha lottato, si è infervorato, ha mediato e difeso sempre i propri ideali fino all’ultimo, anche nel momento peggiore della malattia.
Unica assenza, nell’ultimo consiglio comunale, quando però la luce si stava ormai inesorabilmente spegnendo.
La luce, ma non le battaglie, che ha sempre condotto a colpi di sciabola e fioretto e in punta di una dialettica che ha lasciato il segno in piazza Chanoux.
Il cordoglio delle istituzioni
Sentito il cordoglio dell’amministrazione comunale.
«Piango la perdita di una persona leale, fiera e coraggiosa – dichiara il sindaco Gianni Nuti -, che quando accendeva le sue parole col fuoco della passione, non lo faceva mai per emergere, ma per servire le idee in cui credeva, in cui crediamo. Quel mondo di giusti cui anelava resterà la nostra méta nella memoria di lui che vive in noi e in chi lo ha molto amato».
«Forza e coraggio, avanti un passo: era quasi sempre la frase conclusiva delle telefonate con Fabio che oggi ci ha lasciato – ricorda il presidente del Consiglio, Luca Tonino -. Con la stessa forza ha affrontato una tremenda malattia che purtroppo ha vinto. Ci lascia una persona tenace, autenticamente appassionata di politica, ma che faceva del dialogo e della sintesi la sublimazione politica del suo agire. Mancherà tanto a tutti».
A unirsi al cordoglio anche il presidente del consiglio regionale, Alberto Bertin.
«Un uomo dall’impegno continuo, appassionato di politica e di profonda umanità, che ho avuto l’onore di conoscere. A Nathalie, a Bianca, alla famiglia tutta, le condoglianze più sentite».
I funerali saranno celebrati lunedì 2 ottobre alle 14.30 nella chiesa di Sant’Anselmo al Quartiere Dora.
Protasoni lascia la moglie Nathalie Grange, i figli Paolo e Bianca, il papà Dario e la sorella Gabriella.
(al.bi.)