Aosta Pride, nuova polemica con la Lega per il laboratorio della drag queen in biblioteca
Il consigliere leghista Andrea Manfrin presenta un'interrogazione in Consiglio regionale sull'evento inserito nell'ambito della settimana dedicata all'Aosta Pride e Arcigay VdA risponde
«Cosa sarebbe Aosta Pride senza l’ennesima interrogazione in Consiglio regionale, da parte del solito affezionatissimo consigliere della Lega Vda?»
Se lo chiede Acigay – Queer VdA in una nota dopo la lettura dell’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale della Valle d’Aosta, convocato per mercoledì 27 e giovedì 28 settembre.
Nel mirino della Lega Valle d’Aosta questa volta c’è la lettura-laboratorio per bambini, in programma sabato 30 settembre, alle 15.30, alla biblioteca del Quartiere Dora a cura di Francesco Pierri nei panni della drag queen Cristina Prenestina.
All’ordine del giorno è iscritta un’interrogazione del consigliere leghista Andrea Manfrin che interroga l’assessore competente «per conoscere se l’iniziativa sia stata condivisa con l’assessore regionale competente ed eventualmente se sia stato richiesto di aderire e/o estendere l’evento».
Manfrin nella premessa sottolinea come l’iniziativa sia rivolta «specificamente ai bambini» e chiarisce cosa si intende per drag queen, «come definito dal vocabolario Treccani “una persona di sesso maschile, generalmente omosessuale o transessuale, che si esibisce in spettacoli di varietà travestita da donna, con un trucco appariscente e un abbigliamento vistoso”».
Chi ha paura di una drag in biblioteca?
Pronta la replica dell’associazione Arcigay Valle d’Aosta – Queer VdA.
«Chi ha paura di una drag in biblioteca?» scrive in una nota l’associazione che organizza la Pride Week ad Aosta.
Arcigay sottolinea che il libro da cui saranno tratte le letture nel laboratorio di sabato, Nino, il T-rex, pubblicato da Settenove, casa editrice che da tempo si occupa di combattere gli stereotipi e le violenze di genere, parla di bullismo.
Nella nota si spiega poi che Francesco Pierri «è, oltre che un artista di talento, un assistente sociale che lavora per il Comune di Roma, e che si occupa quotidianamente di minori, consigliere dell’Ordine degli assistenti sociali del Lazio e che, addirittura, si è occupato di famiglie con minori sottoposti a provvedimento dell’Autorità giudiziaria minorile».
L’associazione sottolinea inoltre come «il compito delle biblioteche sia proprio quello di creare ambienti dove la discriminazione, l’esclusione, il pregiudizio non abbiano nessun tipo di asilo o di accoglienza, ma anzi l’opposto: spazi di inclusione, di incontro, di conoscenza reciproca».
«Al Consigliere deve anche esser sfuggito che l’evento incriminato è su prenotazione e che sono i genitori a iscrivere figli e figlie, con un atto di assoluta autodeterminazione, per sé, per la propria famiglia e per la propria progenie» si legge nella nota.
«Vogliamo pertanto rassicurare tutte e tutti che né il Comitato Aosta Pride né tanto meno Cristina Prenestina obbligheranno bambini e bambine a partecipare all’evento e crediamo che questo non debba preoccupare nessun politico» conclude l’associazione che non manca di evidenziare come «l’ennesima interpellanza in Consiglio regionale serve anche a portare una grande fortuna ad Aosta Pride, perché già i primi eventi, a 5 giorni dall’inizio, cominciano a registrare il tutto esaurito».
La Pride Week
La Pride week di Aosta si aprirà sabato 30 settembre con il doppio appuntamento con la drag queen Cristina Prenestina, che dopo il laboratorio in biblioteca, alle 21, al Théâtre de la Ville, sarà protagonista del varietà Vale tutto! insieme all*ə performer di Latte Fresco (la serata queer romana più in voga del momento) e con la partecipazione della pole dancer aostana Simona Spataro, tra drag shows, stand-up comedy, giochi a premi, karaoke improbabili e coreografie impossibili, in una baraonda di successi della tv del passato e del presente.
Domenica 1° ottobre, alle 14.30 al Csv di Aosta, si terrà il laboratorio teatrale My king con il Kollettivo Drag King che aiuta a indagare, esprimere e mettere in scena il proprio lato maschile attraverso un lavoro sulla presenza, il travestimento, il trucco e le improvvisazioni.
Il laboratorio è aperto tutti, donne e uomini di ogni età, genere e orientamento e durerà fino alle 19.30, per partecipare occorre portare alcuni abiti maschili e qualche cosmetico (fondotinta scuro, pennelli da trucco, matita, mascara, gel per capelli e struccante).
Il programma prosegue lunedì 2 alle 18 nell’aula magna dell’Università della Valle d’Aosta con Il corpo politico. La sfida del femminismo degli anni ’70, incontro con la saggista, attivista e Ambrogino d’oro 2012, Lea Melandri.
Martedì 3 alle 21 in Cittadella dei Giovani proiezione del film La sposa nel vento, mercoledì 4 (alle 21 al Csv) e giovedì 5 (alle 9.15 in Cittadella per gli studenti, appuntamento già sold out), il filosofo Lorenzo Gasparrini parlerà de Il peso delle parole: il potere discriminante del linguaggio.
Giovedì 5 alle 21 la biblioteca Ida Desandré di Viale Europa accoglierà la serata Cinequeer con i cortometraggi in collaborazione con il festival Orlando di Bergamo, mentre venerdì 6 Benedetta Renier presenterà il libro Diecimila chilometri più in là, alle 18 alla Bocciofila del Quartiere Cogne.
Ultimi appuntamenti sabato 7 alle 18 sempre alla Bocciofila con la presentazione della graphic novel Barba di Alec Trenta e alle 21.30 al Théâtre de la Ville con la stand-up comedy Male male di Daniele Gattano.
Tutti gli eventi sono gratuiti, info e prenotazione aostapride.it.
«Ribadiamo che Aosta Pride è un momento pensato – e che vuole essere condiviso – con tutta la comunità valdostana (e non), non solo quella queer, ma aperto a tutte le persone che ritengono che i diritti umani o sono di tutti o, altrimenti – citando il grande Gino Strada – si devono chiamare privilegi» conclude nella nota l’associazione.
(erika david)