A Gignod nasce Habitat, un festival che incontra l’ambiente
È stato presentato oggi a Gignod il nuovo festival Habitat, cinque incontri con l'ambiente organizzato da Comune, Amici della biblioteca e Paola Zoppi
Cinque incontri e cinque format diversi per parlare di ambiente, ossia habitat.
Si chiama proprio Habitat, cinque incontri con l’ambiente il nuovo festival che nasce per volontà del Comune di Gignod, dell’associazione Amici della biblioteca di Gignod e della direttrice artistica, Paola Zoppi.
Habitat è stato presentato oggi nella sala consiliare di Gignod
Habitat, le motivazioni
Habitat è un ciclo di incontri pensato per raccontare il cambiamento ambientale, dal punto di vista umano, paesaggistico e climatico.
Crisi idrica e siccità cambieranno il modo di fare agricoltura e, di conseguenza, l’alimentazione, ma cambieranno anche i paesaggio e il modo di vivere.
«Non tutte le parti interessate sono consapevoli e informate della loro vulnerabilità e delle misure che possono adottare per adattarsi proattivamente ai cambiamenti climatici» osserva la sindaca di Gignod, Gabriella Farcoz.
«La sensibilizzazione è quindi una componente importante del processo di adattamento per gestire gli impatti dei cambiamenti climatici, migliorare la capacità di adattamento» aggiunge.
Habitat, il festival
Il festival inizia sabato 14 ottobre, alle 18, in sala consiliare, con La sostenibilità di ciò che mangiamo, una tavola rotonda con Chiara Buzzi, giornalista de Linkiesta Gastronomika e lo chef Paolo Griffa.
L’evento si unisce alle celebrazioni della festa transfrontaliera de Lo Pan Ner.
Giovedì 16 novembre alle 21, in sala consiliare, Dove sono finite le materie prime?, lectio magistralis dell’economista e docente delle Grandes Écoles di Parigi Alessandro Giraudo.
Venerdì 24 novembre, alle 11, nel salone polivalente della scuola primaria laboratorio di riciclo e riuso per i bambini della scuola primaria con la designer Madeleine Frochaux.
Sabato 9 dicembre, alle 18, nella sala consiliare, presentazione del libro La compagnia del gelso di Franco Faggiani.
Habitat terminerà giovedì 28 dicembre, alle 18, nel salone della scuola primaria con Homo radix, letture sceniche e immagini attraverso boschi, foreste e montagne a cura di Tiziano Fratus, dendrosofo, autore e poeta.
«Habitat nasce dalla necessità di riflettere sul cambiamento che l’ambiente intorno a noi sta subendo» dice Paola Zoppi, curatrice del festival.
«Si parla ogni giorno di questo cambiamento che coinvolge e stravolge il clima mondiale, innalzando le temperature, sciogliendo i ghiacciai e provocando migrazioni interne ed esterne agli Stati. È indubbio che questa situazione stia producendo effetti che sono sotto gli occhi di tutti. Habitat nasce con l’intento di affrontare questo macro tema con un tono non pessimista: attraverso il confronto con esperti, giornalisti, chef, economisti e designer fornire alla cittadinanza soluzioni pratiche adottabili nella quotidianità. Parliamo concretamente di ambiente, di cambiamenti e di ciò che l’essere umano può fare».
(re.aostanews.it)