Monterosa Ski, la montagna piace anche in estate: +15% le presenze sul comprensorio
Le presenze si attestano a quota 159.559 e il fatturato sale a +22,17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per il comprensorio Monterosa
Nel fine settimana del 16 e 17 settembre i rifugi sui ghiacciai e di media montagna hanno chiuso i battenti, gli impianti si sono fermati ed è tempo per tracciare un bilancio più che positivo dell’estate 2023 nel comprensorio Monterosa ski.
Una stagione che ha surclassato quella già buona, complice il gran caldo persistente per tutta l’estate, del 2022.
I numeri
La Monterosa Spa comunica che nel periodo tra il 1° giugno e il 17 settembre gli impianti a fune hanno registrato un consistente incremento del numero delle presenze che si attestano a quota 159.559 per un +15% rispetto al 2022, quando si erano fermate a 138.646, e del fatturato che sale a + 22,17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
In particolare la società si sofferma sui dati registrati a Gressoney-La-Trinité con 80.409 presenze nel 2023 (nel 2022 erano state 68.053) a sottolineare il successo dei percorsi alpinistici di alta quota e l’ottima tenuta dei ghiacciai, favorita dalle intense nevicate dello scorso maggio e dalle basse temperature della prima parte dell’estate.
L’anticipo di stagione scelta vincente
Secondo Daniel Grosjacques, direttore amministrativo di Monterosa Spa, «La scelta di anticipare l’apertura della stagione al 1° giugno ci ha indubbiamente premiati perché ci ha permesso di allungare il periodo di fruizione dei rifugi in alta quota con il conseguente svolgimento delle attività alpinistiche, molto intense e costanti per quasi tutta l’estate, grazie proprio all’ottima condizione dei nostri ghiacciai».
«Al contempo – prosegue –, abbiamo accolto con grande soddisfazione la riconferma dei numeri di presenze a quote più basse, sui nostri 2000-2400 metri».
I nuovi target
Il dopo pandemia ha portato sui sentieri di montagna un numero crescente di persone, in particolare famiglie e coppie giovani.
L’incremento di presenze e fatturato è una tendenza che si sta consolidando da quattro anni a questa parte cosa che «ci spinge – aggiunge Grosjacques – a mettere sul mercato prodotti nuovi, a garantire trekking e passeggiate adatte a diverse tipologie di escursionisti e a potenziare l’offerta alpinistica di alta quota, rendendola sempre più accessibile».
Sono sempre più numerose le famiglie che decidono di affrontare trekking di più giorni con pernottamento in rifugio, molte provenienti dal centro e sud Italia, «aree sulle quali intendiamo puntare nel prossimo futuro la nostra attenzione» ancora Grosjacques.
Paola Turchetti, responsabile commerciale e marketing di Monterosa Ski sottolinea come ci sia stato un vero e proprio boom di attività come il Tour de Six, trekking di media montagna su 3, 4 o 7 giorni tra la Val d’Ayas, la Valle di Gressoney e la Valtournenche, che ha visto la luce grazie alla volontà di 6 rifugi alpini valdostani che hanno unito le forze e che questa estate ha venduto ben 1.276 notti in soli 3 mesi di attività! Un dato riteniamo molto indicativo di quanto questo genere di prodotto e di esperienza stia trovando una sua precisa collocazione nelle abitudini dei consumatori».
Non solo media montagna, il comprensorio ha la fortuna di svilupparsi da 1.500 metri di quota fino ai 4.500 della Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa e di avere ben 15 cime oltre i 4.000 metri, atout che attraggono soprattutto alpinisti stranieri da Francia, Germania, Svizzera e Spagna.
(e.d.)