Altri due valdostani insigniti dell’onorificenza di “Giusti tra le Nazioni”
Dopo il parroco Cirillo Perron, anche i nomi del dottor Osvaldo Salico e mons. Louis François Alliod nel memoriale di Yad Vashem a Gerusalemme, in ricordo dei "giusti" che hanno salvato la vita ad ebrei durante la Shoah
Alla presenza dell’ambasciatore di Israele in Italia Alon Bar, i parenti del dottor Osvaldo Salico e di monsignor Louis François Alliod, hanno ricevuto al Centro Congressi di Saint-Vincent, l’onorificenza di “Giusto tra le Nazioni”.
Gisto tra le nazioni
Il titolo conferito direttamente dall’Ente Nazionale Israeliano per la Memoria della Shoah “Yad Vashem“, riconosce alle persone non ebree, “i giusti” appunto nella tradizione ebraica, il coraggio di aver rischiato la propria vita per salvare anche quella di un solo ebreo durante il genocidio nazista.
Un lavoro ventennale di ricerca
La documentazione necessaria per provare all’ente il coraggio del dottor Salico e di monsignor Alliod è stata raccolta dallo studioso di storia locale ed ex amministratore comunale Piergiorgio Crétier.
Un “deus ex-machina”, lo hanno definito i parenti, che ha messo per 20 anni insieme i brandelli della storia che portò il medico condotto di Saint-Vincent, Montjovet ed Emarèse dal 1939 Osvaldo Salico a salvare la famiglia ebrea berlinese degli Ellsberg.
Così come Crétier ha trovato le prove che attestassero che il parroco di Saint -Vincent dal 1898 al 1950 monsignor Louis François Alliod nascose alcuni clandestini ebrei provenienti dalla Dalmazia nella casa parrocchiale di Saint-Vincent, salvandoli da morte certa.
Don Cirillo Perron
In Italia circa 750 sono gli uomini “giusti”, tra questi oltre ai due uomini eroici di Saint-Vincent, compare anche don Cirillo Perron. Insignito dell’onorificenza nel 2015, il parroco di Courmayeur per 50 anni, salvò un bimbo ebreo spacciandolo per suo nipote.
Ulteriori approfondimenti nell’edizione di Gazzetta Matin di lunedì 25 settembre, con interviste ai parenti dei giusti e allo storico Piergiorgio Crétier.