Canadese morta all’ospedale Parini di Aosta: infezione contratta prima del ricovero
È quanto è emerso dall'autopsia disposta dalla procura per fare luce sul decesso di Irene Shankland
L’infezione batterica polmonare costata la vita a Irene Shankland, la sciatrice canadese morta a febbraio all’ospedale Parini di Aosta, è stata contratta prima del ricovero in ospedale. È quanto emerso dall’autopsia disposta dalla procura di Aosta. In via Ollietti è aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. L’incartamento è sulla scrivania del pm Francesco Pizzato.
Canadese morta al Parini: la vicenda
La donna, una turista in vacanza in Valle d’Aosta con la famiglia, era stata ricoverata nel nosocomio regionale in seguito a una frattura al femore rimediata sulle piste di Champoluc. La morte è avvenuta nella notte tra il 22 e il 23 febbraio, in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni, a causa di un’infezione. Al momento del decesso, Shankland si trovava nel reparto di rianimazione.
La procura aveva disposto l’autopsia per fare luce sull’accaduto. Dalla relazione del medico legale Luca Tajana è emerso che l’infezione era già clinicamente manifesta o in incubazione all’accesso in ospedale.
(t.p.)