Tragedia di Brandizzo: venerdì 1º settembre sciopero di 4 ore del personale RFI
Lo ha proclamato la Cgil e riguarderà i dipendenti di RFI SpA addetti alla gestione ed esecuzione della manutenzione alle infrastrutture
Tragedia di Brandizzo: venerdì 1º settembre sciopero di 4 ore del personale RFI.
Filt Cgil Valle d’Aosta interviene dopo il tragico incidente di Brandizzo nel quale cinque manutentori sono stati investiti e uccisi da un locomotore.
Chi sono le 5 vittime
Sono Kevin Laganà, 22 anni, di Vercelli; Michael Zanera, 34 anni, di Vercelli; Giuseppe Sorbillo, 43 anni di Brandizzo; Giuseppe Saverio Lombardo, 52 anni, di Vercelli; Giuseppe Aversa, 49 anni, di Chivasso.
Gli operai manutentori che si trovavano sui binari di Brandizzo avevano appena iniziato un intervento di sostituzione di alcuni metri di binari ammalorati.
Erano dipendenti di una ditta esterna al gruppo Ferrovie dello Stato, la Sigifer di Borgo Vercelli.
«Adesso si risolverà tutto accusando chi ha sbagliato e puntando il dito verso l’errore umano.
Quando invece la vera responsabilità è di coloro che per incrementare i propri margini di profitto risparmiano sui costi della sicurezza, sulla qualità e sulla professionalità, andando poi a colpire l’ultimo gradino della piramide».
Lo ha detto la segretaria generale Filt Cgil VdA Cristina Marchiaro.
Lo sciopero di 4 ore venerdì 1º settembre
Cgil nazionale ha proclamato lo sciopero di 4 ore domani, venerdì 1º settembre, dei dipendenti della Società RFI SpA addetti alla gestione e esecuzione della manutenzione alla Infrastrutture.
I lavoratori sciopereranno le ultime 4 ore della prestazione giornaliera e i lavoratori del turno notturno, nel turno da questa sera, 31 agosto a domani.
Verranno garantiti i servizi di reperibilità e pronto intervento in caso di guasto agli impianti.
«Perpetuo pregiudizio alla sicurezza e salute dei lavoratori»
«Per quanto l’eco mediatico proponga l’accaduto di ieri come un evento straordinario per via del numero delle vittime, nel settore della manutenzione della rete, si registrano decine di morti sul lavoro negli ultimi anni» scrive Cgil in una nota.
«Eventi accaduti quasi esclusivamente a dipendenti delle imprese appaltatrici, che risultano ancora oggi soggetti ai margini del controllo diretto da parte del Gestore della rete (R.F.I.) e dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (ANSFISA).
Per i motivi esposti e indipendentemente dal lavoro della Magistratura che, come in altri casi simili o identici accerterà le responsabilità dell’incidente, esiste un pericolo imminente e costante del verificarsi di altri infortuni gravi sul lavoro in ambito manutenzione infrastruttura» conclude la nota della Cgil.
(re.aostanews.it)