Tunnel Monte Bianco, Barocco (Uncem): «necessaria la seconda canna»
Il consigliere dell'Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani rilancia, alla luce della frana che ha portato alla chiusura del Fréjus, «la necessità strategica di affrontare con determinazione il problema dei collegamenti Italia-Francia
Tunnel Monte Bianco, Barocco (Uncem): «necessaria la seconda canna». Il consigliere dell’Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani rilancia, alla luce della frana che ha portato alla chiusura del Fréjus, «la necessità strategica di affrontare con determinazione il problema dei collegamenti Italia-Francia e in particolare sulla necessità della costruzione della doppia canna al Tunnel del Monte Bianco».
La disanima
«In Italia si fa un gran parlare di infrastrutturare il Paese – si legge in una nota -, con opere pubbliche nuove ed efficaci, come la probabile costruzione del ponte sullo stretto e non si affrontano le note problematiche di nodi cruciali come il tunnel del Monte Bianco, il traforo del Gran San Bernardo e la transitabilità attraverso le alpi piemontesi, così cruciali per tutta l’economia del Nord Italia.La Francia, tentenna sui finanziamenti sui tunnel ferroviari internazionali e lascia languire la questione Monte Bianco».
«I trasporti sono, per definizione, un sistema complesso di interrelazioni. Lo notiamo drammaticamente in queste ore, nella nostra Regione e nel nord ovest. Per questo è necessario affrontare con serietà e in tempi ragionevoli le soluzioni trasportistiche per attraversare le Alpi. Le popolazioni delle nostre valli sono stufe di sopportare scelte scellerate, dettate da interessi economici o logiche vetero ambientaliste, lontane dalle nostre comunità. Decisioni distanti, che però determinano ricadute negative sul nostro vivere quotidiano e sulle nostre fragili economie, in primis il turismo, il commercio e l’industria».
«Il problema trasporti attraverso le Alpi, esiste da tempo e oggi guarda caso, raggiunge le prime pagine dei quotidiani nazionali e si percepisce fino a livello internazionale. Auspichiamo che questo rinnovato interesse dei vari ministri e responsabili nazionali non sia affrontato solo con provvedimenti tampone, ma continui anche quando sarà passato questo momento di crisi. Come Uncem ne parleremo sabato 2 settembre 2023 alle 16 a Moncenisio in un dibattito pubblico Passaggi a nord-ovest. Stato di emergenza dei collegamenti e dei valichi ferroviarie stradali».
(re.aostanews.it)