Ciclismo su pista: Etienne Grimod campione del Mondo Junior nell’inseguimento a squadre
Gli azzurrini hanno regolato la Germania e conquistato nuovamente il titolo iridato
Dopo l’Europeo, anche il Mondiale. L’Italia di Etienne Grimod è campione del Mondo Junior nell’inseguimento a squadre a Cali. Battuta in finale la Germania. Gli azzurrini proseguono la loro striscia iniziata con il titolo iridato l’anno scorso e proseguita con l’Europeo, con tanto di record del Mondo.
I ragazzi dei commissari tecnici Edoardo Salvoldi e Marco Villa, completano così il loro capolavoro in Colombia. Grimod e soci si erano guadagnati l’accesso alla finalissima superando la Polonia.
Etienne Grimod campione del Mondo
Nell’atto decisivo, per l’Italia, sono scesi in pista Matteo Fiorin, Juan David Sierra; Etienne Grimod e Renato Favero. Il quartetto azzurro ha offerto una prova di forza di fronte ai pari età tedeschi. È maturata, così, una meritata medaglia d’oro.
Per la nazionale italiana cresce così ulteriormente il bottino di questa rassegna iridata colombiana.
I complimenti a Etienne Grimod
Al giovane talento valdostano sono arrivate le congratulazioni delle autorità regionali.
«La Valle d’Aosta, attraverso Etienne Grimod, ciclista che si è formato nella nostra regione iniziando dalla mountain bike – dichiara il presidente della Regione Renzo Testolin – dimostra di poter eccellere, grazie ad atleti di indiscusso talento, anche in discipline sportive che non sono legate ad una caratterizzazione regionale».
Gli fa eco l’assessore allo Sport Giulio Grosjacques. «Il titolo mondiale Juniores di Etienne è un risultato storico per il movimento ciclistico valdostano – rimarca l’assessore in una nota -. Mai un ciclista nato e cresciuto nella nostra regione aveva vinto una medaglia mondiale nel ciclismo su strada e nella pista in particolare; specialità che il grande pubblico ha potuto apprezzare grazie al quartetto campione olimpico guidato da Filippo Ganna. Etienne arriva dal mondo della mountain bike e da una società valdostana, l’Xco Project, all’interno della quale ha potuto affinare il proprio talento e crescere ciclisticamente. Le sue prestazioni su strada e in pista sono la dimostrazione della valenza del concetto di multidisciplinarietà».
(t.p.)