Vallone del Grauson, denuncia alla Forestale per lo sbancamento notturno
La segnalazione arriva dal Comitato per la salvaguardia del Vallone di Grauson con tanto di fotografie a documentare l'intervento; il Comune sporge denuncia
Nel Vallone del Grauson si può dire che tanto tuonò che piovve.
Secondo quanto denuncia il Comitato per la salvaguardia del vallone, che lo scorso autunno si mobilitò contro l’intenzione di realizzare una strada lanciando una petizione online su change.org, ancora attiva e che ha superato le 30 mila firme, nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 agosto è stato effettuato «uno sbancamento che anticipa la realizzazione di una strada percorribile da auto verso il Vallone del Grauson», in località Ecloseur, zona Pian della Cretetta.
Cascano dalle nuvole il neo presidente del Consorzio Prés de Saint Ours, Patrik Gerard, e il sindaco di Cogne, Franco Allera, ignari di quanto successo durante la notte.
«Per il nostro progetto lavori non ce n’è da fare – sottolinea Gerard -, non so chi sia stato, ma queste persone sono da fermare».
Passa immediatamente ai fatti il sindaco Franco Allera: «Abbiamo avvisato la Forstale e sporto denuncia contro ignoti» dice.
«Stiamo facendo le verifiche e la Forestale condurrà le indagini sulla presenza nella zona di mezzi, piccoli escavatori che possano essere compatibili con lo sbancamento effettuato, che nessuno ha autorizzato» aggiunge.
L’attenzione sul Vallone di Grauson
L’attenzione sul Vallone del Grauson è alta da oltre un decennio.
La vicenda nasce dopo l’incanalazione del ru danneggiato dall’alluvione del 2000 e la realizzazione di una pista di cantiere per i lavori. Negli anni si è dibattuto tra chi voleva mantenere la pista e chi cancellarla.
Il tracciato è stato ripristinato per un tratto per soddisfare le esigenze di alcuni mayen e per i lavori di costruzione e manutenzione dell’opera di presa e delle vasche di decantazione,in tutto circa 1,5 km che da Gimillian salgono verso l’inizio del Vallone di Grauson.
Una petizione di 147 persone chiedeva il ripristino della pista per proseguire verso i mayen più in alto, seguita da una controrichiesta per bloccare la pista firmata da 27 persone.
Il Consorzio, nell’ottica di un recupero di parte delle coltivazioni, di facilitare la pulizia del bosco, di favorire il raggiungimento delle vasche in caso di incendi e di agevolare l’attività di chi lavora lassù, vista anche la maggioranza delle persone a favore, presenta in Comune un progetto per una pista trattorabile di 800 metri.
«Nessun muro, nessuno scavo, nessuno sbancamento, nessuna costruzione – assicurava a Gazzetta Matin, lo scorso ottobre, Massimiliano Garin, ex presidente del Consorzio Prés de Saint-Ours -, semplicemente si passerebbe sui prati e passaggio, dopo passaggio, la tracciasi creerebbe da sola».
Attualmente, spiega l’attuale presidente Patrik Gerard, il progetto è al vaglio dell’amministrazione comunale e il Consorzio è in attesa delle autorizzazione.
Evidentemente qualcuno ha deciso di fare di sè.
La posizione del Comitato di salvaguardia del Vallone di Grauson
Secondo il Comitato l’atto vandalico «è solo l’ultima di una serie di azioni che contrappone il Comitato Salviamo il Vallone del Grauson al Comune di Cogne e al Consorzio di Miglioramento Fondiario che, pur non dichiarandolo formalmente, permettono nei fatti la costruzione di una strada» si legge in una nota.
Con la petizione lanciata il 6 ottobre 2022, il Comitato Salviamo il Vallone del Grauson chiede al Comune di Cogne e al Consorzio di bloccare ogni progetto che possa favorire il passaggio di mezzi motorizzati, a partire dal Pian della Cretetta, e di provvedere a un adeguato controllo del territorio a tutela di un patrimonio comune.
«A luglio 2023, il Comitato Salviamo il Vallone del Grauson prende atto del sostanziale silenzio delle istituzioni, che a parole dichiarano la volontà di tutelare il territorio, ma nei fatti, consentono l’abbattimento del muretto antintrusione che doveva delimitare il confine percorribile dalle auto e della transenna con cartello di divieto d’accesso, mentre sul Pian della Cretetta, il passaggio di fuoristrada crea i segni di una pista» prosegue la nota.
Eventi che il Comitato denuncia tramite Pec al Comune di Cogne, alla Regione Valle d’Aosta e al Corpo Forestale pertinente, senza ricevere nessuna risposta.
Lo sbancamento notturno
A far tornare sul piede di battaglia il comitato la scoperta dello sbancamento effettuato durante la notte che, a detta del comitato, appena pioverà si trasformerà in frana, accrescendo in modo esponenziale la fragilità del territorio.
«Non abbiamo ruspe, certo, ma abbiamo l’amore per queste montagne, queste valli, per questa Terra – dichiara il Comitato Salviamo il Vallone del Grauson -. E soprattutto, non cerchiamo il favore delle tenebre, anzi, porteremo alla luce del sole quello che sta succedendo, qui, nel silenzio complice di molti».
Il Comitato chiede infine« che sia ripristinato al più presto il manto erboso e il naturale declivio. Costi che, va sottolineato, graveranno sull’intera comunità, quando, come pare evidente, la strada risponde a meri interessi privati».
(erika david)