Valle d’Aosta Aperta denuncia: «famiglie valdostane lasciate sul lastrico»
Il movimento civico punta il dito contro il governo Meloni che si dimostra «arrogante e spregiudicato verso i più deboli» e contro la maggioranza regionale che «si allinea, lasciando molte famiglie sul lastrico»
Valle d’Aosta Aperta denuncia: «famiglie valdostane lasciate sul lastrico». Il movimento civico punta il dito contro il governo Meloni che si dimostra «arrogante e spregiudicato verso i più deboli» e contro la maggioranza regionale che «si allinea, lasciando molte famiglie sul lastrico».
La denuncia
Scrive in una nota: «La guerra ai poveri del governo Meloni colpisce anche la Valle d’Aosta. Il Governo dei proclami facili sta mostrando, a quasi un anno dal suo insediamento, il suo vero volto: arroganza e spregiudicatezza verso i più deboli».
«Un governo che continua a disprezzare la parte più debole della popolazione, che invece di investire risorse sul lavoro, sulla sanità, sul contrasto al caro- vita, taglia il reddito di cittadinanza e preferisce reintrodurre, di fatto, i vitalizi e aumentare le spese militari acquistando nuovi carri armati. È profondamente sbagliato accanirsi con disprezzo nei confronti della fascia più debole della popolazione, fomentando odio e rancore tra le persone, continuando a raccontare storielle di divanisti e truffatori quando i dati dimostrano persone reali alle quali, assieme al reddito di cittadinanza, viene tolta anche la possibilità di condurre una vita dignitosa».
«Intanto la maggioranza regionale – conclude il movimento civico -, messo nel cassetto il reddito di inclusione regionale, previsto dalla legge regionale del 2015, ora si allinea al governo Meloni e aspetta nuove indicazioni da parte dell’Inps, lasciando molte famiglie sul lastrico, già private di misure minime come il bon chauffage o il bonus social».