Saint-Pierre, viste gratuite al mondo sacro e profano del Castello Sarriod de la Tour
Oggi e domani, sabato 5 e domenica 6 agosto, il castello accoglie i visitatori, su prenotazione, dopo un anno di lavori
Una nuova perla si aggiunge alla preziosa collana dei castelli e dei siti culturali della Valle d’Aosta, il Castello Sarriod de la Tour di Saint-Pierre che da oggi, sabato 5 agosto, riapre le porte al pubblico in una due giorni di visite gratuite straordinarie.
Il Sarriod de la Tour di Saint-Pierre, il castello più rappresentativo del Medioevo, ha (ri)trovato la sua vocazione dopo i lavori di riqualificazione edile, impiantistica e di allestimento, con una valorizzazione incentrata sul rapporto con il territorio da sempre molto forte.
La riapertura ha sottolineato la Soprintendente ai Beni culturali, Cristina De la Pierre, «è il raggiungimento di un traguardo, ma non la tappa finale, di un più esteso percorso iniziato qualche anni fa per la valorizzazione di questo castello».
I lavori
I lavori hanno riguardato sia l’esterno con la manutenzione straordinaria delle mura di cinta, sia l’interno, con la creazione di un nuovo percorso di visita, la riorganizzazione degli spazi, la realizzazione di una passerella di legno sopraelevata che ha permesso di ricavare nuovi spazi dedicati ad appuntamenti culturali e alla presentazione di prodotti del territorio, in sinergia con il Comune e gli operatori economici del paese.
Ancora oggetto di studio e lavoro lo sviluppo ulteriore dell’offerta museale del castello, come ha sottolineato la Soprintendente, «per farlo diventare diventare non solamente un sito monumentale, ma un punto di riferimento per vita culturale della comunità locale con un’attenta programmazione per soddisfare un pubblico molto diversificato».
Il rapporto tra castello e territorio
Oltre a rappresentare il potere della famiglia Sarriod e il controllo giurisdizionale del territorio, il castello rappresenta in modo significativo e simbolico il possesso fondiario e il suo sfruttamento in una realtà ancora oggi dalla forte vocazione agropastorale.
Con il passare dei secoli il Sarriod de la Tour, all’interno del quale la vita trascorreva tra momenti di preghiera nella cappella e feste sfrenate nella Sale delle Teste (ora ribattezzata Sale delle Feste), assume un aspetto più residenziale e di rappresentanza della famiglia Sarriod, fino ad arrivare a fondersi con il territorio assumendo il ruolo di azienda agricola, ancora evidente oggi dalle costruzioni aggiunte all’esterno del corpo del castello e ancora in attività.
I tesori del Sarriod de la Tour
Oltrepassato l’antico portone ligneo quello che si apre agli occhi del visitatore è una sorta di micro borgo medievale sviluppatosi tra la cinta muraria e la torre più antica centrale.
Tra le chicche del castello le pitture murali del Quattrocento, la cappella riccamente decorata fin dal XII secolo, i graffiti e i disegni degli ospiti che si sono succeduti, riportati alla luce dall’intervento sugli intonaci, fino al capolavoro del soffitto ligneo quattrocentesco del salone principale dove il Compianto sul Cristo morto di Jean de Chetro, in esposizione, dialoga con le teste decisamente profane che abbelliscono il soffitto.
Mostri, demoni, uomini e donne ritratti in pose lascive, volgari, figure mitologiche, volti di uomini e animali, la sola osservazione delle mensole del soffitto ligneo del Salone delle Feste, tutte diverse, prende la maggior parte del tempo del percorso di vista.
Le visite gratuite.
Sabato 5 e domenica 6 agosto visite guidate gratuite al Castello Sarriod de la Tour ogni mezz’ora, dalle 9 alle 19, con prenotazione obbligatoria qui.
Da lunedì 7 agosto il castello rimarrà aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19.
(erika david)