Lega VdA: la resa dei conti con Aggravi alla ripresa del Consiglio Valle
Dalla segreteria del partito nessun aut aut ma un invito a «capire cosa vuole fare da grande»
Lega VdA: la resa dei conti con Aggravi alla ripresa del Consiglio Valle. La riforma elettorale del centrodestra alla quale il vice capogruppo Stefano Aggravi ha detto no insieme ai colleghi Dino Planaz e Christian Ganis è diventata un casus belli all’interno del movimento. Dalla segreteria del partito nessun aut aut ma un invito a «capire cosa vuole fare da grande». Ricordiamo che per Aggravi un articolo della proposta di riforma è in contrasto con lo Statuto speciale.
No aut aut
Torna a ripetere il segretario del Carroccio Marialice Boldi: «Ognuno si prenderà le sue responsabilità. Deve pensare (Aggravi ndr) all’unità del partito del quale ha deciso di condividere i principi e le linee politiche. Ognuno faccia le proprie riflessioni e decida». Per Aggravi nessun aut aut perché «il nostro è un movimento democratico» dice ancora Boldi che aggiunge: «Il fatto che non condivida la proposta di legge sulla riforma elettorale non vuole dire che dissenta su tutta la linea. Lascio al singolo capire cosa vuole fare da grande».
La replica
Non vuole ribattere Aggravi che mutuando una frase di Pio XII dice: «Ecco: sto alla porta e attendo». Il Pontefice disse: «Ecco: sto alla porta e busso».