Un bonus per la formazione pregressa dei docenti precari, Savt e Snals esultano
La legge regionale di assestamento approvata oggi prevede il riconoscimento di 500 euro annui per la formazione nei sei anni pregressi; i sindacati della scuola rivendicano l'apertura della strada con i ricorsi
In una nota congiunta Savt-École e Snals-Confsal comunicano la soddisfazione per il riconoscimento di un bonus formazione anche per i docenti precari.
Il bonus rientra nella legge di assestamento di bilancio approvata nella seduta odierna dal Consiglio Valle.
Bonus formazione
La norma è un intervento a sanatoria prevedendo il risarcimento delle cifre non percepite dall’anno scolastico 2016/2017 fino al 2022-2023.
Saranno riconosciuti 500 euro annui per le spese di formazione anche ai docenti precari con nomina annuale oppure fino al 30 giugno.
«Savt-École e Snals-Confsal ricordano che la legge giunge dopo le numerose sentenze che, a partire dallo scorso mese di marzo, hanno riconosciuto il diritto di percepire il bonus a diverse decine di iscritti ai due sindacati, i quali hanno patrocinato i ricorsi nella convinzione che non possano sussistere difformità di trattamento per quanti svolgono il medesimo servizio, come d’altronde affermato dalle indicazioni europee» si legge nella nota.
«L’approvazione di questa legge regionale è quindi il risultato della tenace azione sindacale e legale svolta su base regionale, con cui si è riusciti ad affermare erga omnes un importantissimo principio di equità, più esteso anche rispetto al resto d’Italia (dove il bonus non è ancora riconosciuto ai supplenti con contratto a termine il 30 giugno, ma soltanto a quelli annuali)».
L’auspicio di Luigi Bolici (Savt-École) e Alessandro Celi (Snals-Confsal), che rivendicano di aver aperto la strada alla norma con i ricorsi promossi, auspicano che il trattamento diventi strutturale e cioè, «non solo per il pregresso, ma anche per il futuro».
«Allo stesso modo – conclude la nota -, confidano in un’attenzione sempre maggiore nei confronti delle rivendicazioni dei lavoratori, a partire dal riconoscimento integrale dell’anzianità di servizio pre-ruolo ai fini dell’avanzamento stipendiale che resta ancora una questione irrisolta nonostante un’ampia e consolidata giurisprudenza in materia, per la quale sarebbe quantomai necessario un analogo intervento a sanatoria».
(re.aostanews.it)