Cime Bianche, il 5 agosto la terza edizione di Una salita per il Vallone
L'iniziativa organizzata dal progetto fotografico L'ultimo vallone selvaggio, dal Comitato Insieme per Cime bianche e da Valle d'Aosta Aperta è stata presentata oggi
La parola chiave per la terza edizione di Una salita per il Vallone è “insieme”.
Lo dice Annamaria Gremmo, insieme a Marco Soggetto ideatrice del progetto fotografico L’ultimo Vallone Selvaggio, dedicato al vallone di Cime Bianche, presentando l’appuntamento di quest’anno, nella conferenza stampa di oggi pomeriggio.
«Insieme, come una cordata di singoli cittadini, associazioni ed enti con un unico intento: la salvezza definitiva del vallone» dice Gremmo.
«Insieme perché la pluralità di voci è una ricchezza, un valore aggiunto».
La fotografa sottolinea come la grande partecipazione alle iniziative -la salita, ma anche la raccolta fondi- è la «manifestazione tangibile del grande affetto per il vallone», una causa aggiunge Gremmo, che ha superato i confini regionali raggiungendo un’attenzione nazionale ed europea, «la più importante causa di conservazione sulle Alpi».
La salita al vallone
L’appuntamento con la terza edizione di Una salita per il Vallone è sabato 5 agosto, con ritrovo alle 8.30 sulla piazza della chiesa di Saint-Jacques.
L’escursione, circa 2h30 per 650 metri di dislivello positivo, è adatta a tutti, sottolinea Marco Soggetto, «ha lo scopo duplice di avvicinare persone che non conoscono la causa e camminare nei luoghi indicati nello studio di fattibilità del collegamento intervallivo, arriveremo ai piani di Vardaz e lì spiegheremo che quella zona sarebbe la prima a essere intaccata».
La raccolta fondi
La presidente del Comitato Insieme per Cime Bianche, Beatrice Feder, ricorda come la raccolta fondi avviata a maggio al momento sia arrivata a 8.200 euro tra donazioni dirette e quelle tramite la piattaforma produzioni dal basso.
Chiunque può aderire, privati cittadini, enti o associazioni.
Le somme raccolte serviranno a sostenere le spese per un parere pre-contenzioso, per individuare quale provvedimento impugnare e il soggetto legittimato a fare ricorso, come spiega Alexandre Glarey, Valle d’Aosta Aperta.
«Abbiamo dato l’incarico a un’avvocata, un legale donna che speriamo metta in difficoltà questa giunta regionale di soli uomini» sottolinea Glarey.
Sul nome dell’avvocata, però, massimo riserbo, «per evitare che possano esserci pressioni e per lasciare un po’ sulle spine» i promotori del progetto di collegamento.
«La giunta tira dritto infischiandosene della crisi economica e climatica, questa è una battaglia culturale e politica» aggiunge l’attivista.
Glarey conclude invitando tutti alla salita per il Vallone del 5 agosto, «ma proprio tutti, anche i consiglieri regionali, il gruppo di Federalisti progressisti- Partito democratico che in campagna elettorale si dicevano contrari e ora sono un po’ silenti, i leghisti che si dicono liberali».
Sabato 5 agosto, alle 8.30 dalla piazza di Saint-Jacques, ad Ayas. Pranzo al sacco.
(erika david)