Assestamento di bilancio: via libera alla manovra da 145 milioni di euro
Per il governo un provvedimento che compie delle scelte politiche, che cerca di intervenire sui bisogni; per le opposizioni non tutto da buttare ma insufficiente. Claudio Restano vota a favore, Lega e Forza Italia fuori dall'aula
Assestamento di bilancio: via libera alla manovra da 145 milioni di euro. La seconda manovra di assestamento di bilancio da 145 milioni di euro passa con 20 voti (Uv, Av-VdAu, Fp-Pd, SA, PlA, Gruppo misto – alias Claudio Restano), 2 voti contrari di Pcp.
I gruppi della Lega e di Forza Italia sono usciti dall’aula e non hanno partecipato al voto del secondo provvedimento di assestamento al bilancio 2023 della Regione.
Lega Vallée d’Aoste
Spiega così l’astensione al voto il vicecapogruppo della Lega Vallée d’Aoste Stefano Aggravi: «Come già avvenuto durante la discussione sul Piano socio-sanitario, abbiamo presentato delle iniziative che ritenevamo utili in un’ottica di collaborazione, ma che sono state tutte bocciate seguendo una logica politica. Di fronte a un ordine del giorno complesso, ci eravamo resi disponibili in Conferenza dei capigruppo a rivedere i tempi con l’obiettivo di discutere tutti i punti. Alcune proposte contenute nell’articolato sarebbero state votate dal nostro gruppo perché ci sono temi che sono comuni a tutti. Ci spiace non partecipare al voto, perché nell’articolato ci sono delle proposte che avremmo votato, ma oggi vogliamo dare un segnale di fronte ad una becera chiusura della maggioranza».
Forza Italia
Sulla stessa lunghezza d’onda Pierluigi Marquis, capogruppo di Forza Italia: «Questa mattina avevamo annunciato l’astensione ma ancora una volta la maggioranza non ha neanche preso in considerazione le iniziative. Questo credo che vada nella mancanza di rispetto di questa assise».
Gruppo Misto
Il Consigliere Claudio Restano (GM) ha espresso solidarietà verso Lega e Forza Italia, ma ha votato, a sorpresa, a favore.
«L’atteggiamento della maggioranza non è consono a quello che dovrebbe tenere – ha spiegato in aula -. Rilevo una grande difficoltà da parte della minoranza nell’affrontare i lavori quando non si ha la possibilità di approfondire le tematiche, quando tutto è urgente e viene inserito all’ordine del giorno all’ultimo momento».
Restano spiega poi la sua scelta.
«Oggi ritengo di dover restare in aula perché stiamo votando un provvedimento importante e voglio far sentire la mia voce, in particolare su alcuni articoli, come quello sulle professioni sanitarie – ha esclamato -. E oggi, il mio voto positivo sull’assestamento, anche se non condivido tutto quello che è stato fatto perché non c’è una visione politica e perché non riusciamo a caratterizzarci, lo darò proprio grazie a quell’articolo che interessa il finanziamento di un disegno di legge nel sistema sanitario, grazie a quell’atteggiamento innovativo, che ci vede invece rinunciatari in altri settori. Dobbiamo tornare a far sognare i valdostani».
Pcp
Per Pcp «Guardando alle scuole che aspettano da moltissimi anni le palestre o all’assenza di progetti per l’eliminazione delle barriere architettoniche viene da pensare che ci siano figli di serie A e figli di serie B. Forse la scuola, gli insegnanti e le persone con disabilità sono figli che non producono ricchezza e che quindi non devono ricevere le giuste attenzioni. Quello che emerge maggiormente nel disegno di legge è l’assenza di attenzione nei confronti delle famiglie in difficoltà, mancano delle misure per la povertà così come manca l’attenzione concreta alla crisi climatica. Spiace che con una quantità notevole di denaro non si sia andati nella direzione di prevedere interventi per queste tematiche».
La replica
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha parlato di «un provvedimento che compie delle scelte politiche, che cerca di intervenire sui bisogni, che guarda in prospettiva per dare risposte alla nostra comunità. Con questo assestamento, 90 milioni di euro saranno redistribuiti sul territorio, da parte della Regione e degli enti locali, e saranno messi a disposizione di bandi che consentiranno alle nostre aziende di lavorare e di mantenere l’occupazione.
L’iniziativa principe è stata la volontà di dare risposte chiare ai Comuni affinché possano programmare la propria attività nei prossimi anni, senza doversi limitare all’esercizio in corso.
Voglio anche ricordare il sostegno amministrativo che abbiamo voluto dare al Comune di Arvier nell’ambito della gestione del “bando borghi” che ha impattato molto sulla propria attività. Da sottolineare altre due scelte che fanno compiere un passo in avanti: l’acquisizione del castello di Introd e la realizzazione della “Maison de la montagne”, due iniziative che hanno suscitato interesse, il che significa che stiamo andando nella giusta direzione».
Il presidente ha poi aggiunto un commento amaro.
«Non avere in aula la metà dei componenti del Consiglio a votarlo non è un bel segnale – ha concluso -. È una situazione che ci induce a una analisi che possa consentirci di ritrovare la giusta misura e il confronto in un contesto sano e costruttivo da portare avanti nella maniera più opportuna possibile fino al 2025».
(re.aostanews.it)