Torna il Cervino Cine Mountain per raccontare le tantissime facce della montagna
Dal 29 luglio al 5 agosto il 26° Cervino CineMountain Festival proporrà 55 film con 23 anteprime e 2 esperienze con realtà virtuale per scegliere l'Oscar del cinema di montagna
La sintesi del programma ricco e articolato della 26ª edizione del Cervino CineMountain Festival la fa Gianluca Rossi, regista e selezionatore dei film della rassegna: «racconteremo le tantissime facce della montagna e del vivere in montagna».
Il Cervino CineMountain Festival torna a Breuil Cervinia e Valtournenche, e con qualche diramazione anche a Chamois e La Magdeleine, dal 29 luglio al 5 agosto con 55 proiezioni, di cui 50 lavori in concorso, 3 fuori concorso, 23 anteprime e 2 produzioni di realtà virtuale.
Un cinema di montagna in continua evoluzione ha bisogno di un’evoluzione del festival che lo vuole raccontare e promuovere, nascono così due nuove sezioni, MountainTelling – La montagna nel cinema di finzione contemporaneo, che si interroga su come sia difficile raccontare la montagna e sul “caso” Le otto montagne, un successo ogni più rosea aspettativa degli stessi produttori, dice la direttrice di Film Commission VdA, Alessandra Miletto, e Versante Sport, la nuova sezione per i film dedicati agli sport e alle imprese di montagna, «perché una località come Cervinia merita una sezione sui film sportivi in modo che siano valorizzati» sottolinea Gianluca Rossi.
Un festival fresco
Anche il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin evidenzia come il festival, che il Consiglio Valle sostiene da sempre con il premio principale, l’Oscar della montagna, riesca «a svelarci la montagna in modo diverso», un modo, aggiunge la sindaca di Valtournenche, Elisa Cicco «fresco e in continua crescita».
L’assessore regionale al Turismo, Giulio Grosjacques ricorda che «il festival più alto del mondo parla di montagna che per noi è vista in tutte le declinazioni: famiglia, vita, lavoro».
«Se il Cervino è il grande scoglio allora il mare non dev’essere poi così lontano» dice Luisa Montrosset, direttrice del festival insieme a Luca Bich, introducendo la nuova immagine del Cervino CineMountain, firmata dal grafico Tullio Macioce: la spuma dell’onda che si infrange sulla battigia e le tracce sulla sabbia umida a simboleggiare le montagne, perché «chi ama la montagna la può vedere ovunque».
Una giuria prestigiosa
Ad assegnare l’Oscar del cinema di montagna sarà una giuria «che dà lustro al festival» dice ancora Luisa Montrosset con l’attore e autore Giuseppe Cederna, indimenticato “Antonio Farina” in Mediterraneo di Salvatores, Joana Fresu De Azevedo, membro del direttivo Afic (Associazione Festival Italiani di Cinema) e Jabi Baraiazarra, alpinista e presidente in carica dell’Iamf (International Alliance for Mountain Film).
I premi
Il Concorso internazionale si divide in Premio Montagnes du Monde per il miglior film straniero, il Premio Montagne d’Italia per il miglior film italiano, il Premio Sony per la miglior fotografia, il Premio Montagne Tout Court per il miglior cortometraggio.
A questi si aggiungono il Premio del Pubblico e il Premio Kids, dedicato alla pellicola di animazione che avrà conquistato gli spettatori più giovani.
Alla giuria Cai, formata quest’anno da Monica Brenga, Christian Roccati e Giorgio Viana, spetterà invece l’assegnazione dell’importante Premio per il miglior film d’alpinismo.
MountainTelling
Alessandro Borghi torna tra le montagne della Valle d’Aosta per tenere a battesimo la XXVI edizione del Cervino CineMountain Festival e la nuova sezione di MountainTelling.
L’attore romano, protagonista insieme a Luca Marinelli del pluripremiato Le otto montagne, sarà sul palco del Centro Congressi di Valtournenche, sabato 29 luglio alle 20.30, insieme a Catia Rossi di Vision Distribution, Angelo Acerbi, enfant du pays, di Fred Film Radio e Alessandra Miletto, direttrice di Film Commission Vallée d’Aoste, per per raccontare aneddoti e segreti di uno dei film italiani recenti di maggiore successo a livello internazionale.
Dopo l’incontro è prevista la proiezione di Le otto montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch.
Sempre per MountainTelling, domenica 30 luglio ci sarà la proiezione di tre film che raccontano la montagna, presentati dai registi in sala: Egoland, ultimo lavoro dello spagnolo Ignasi Lopez Fabregas, maestro del cinema d’animazione di montagna e Elisabeth, dell’attrice Caroline Tillette (volto noto al pubblico italiano per le sue apparizioni nei film di Paolo Sorrentino) al suo debutto da regista, una storia di coraggio al femminile, ambientata sulle Alpi nell’inverno del 1943, in concorso, e Rispet, il primo lungometraggio della trentina Cecilia Bozza Wolf, sulla condizione emotiva e psicologica dei giovani che vivono nei villaggi alpini.
Le due serate sono su prenotazione sul sito .
Expanded Mountain
Torna la sezione del Cervino CineMountain che esplora le nuove tecnologie e i nuovi linguaggi che prefigurano le nuove frontiere del cinema (di montagna) contemporaneo, dove la realtà si fonde con l’immaginazione, offrendo un’esperienza cinematografica senza precedenti, grazie alla Realtà Virtuale (VR) e alle sue diverse declinazioni.
La sezione propone i film di realtà aumentata Vulcano – La vita che dorme di Omar Rashid, che mostra l’eruzione del vulcano islandese sul monte Fagradalsfjall, dopo 800 anni di inattività, e Borderline di Assaf Machnes che consente al pubblico di vivere in prima persona i timori e lo smarrimento del protagonista, un giovane soldato israeliano, a guardia del confine che scopre un immigrato oltrepassare il filo spinato che lo delimita. Per la sua natura interattiva, Borderline consente al pubblico di vivere in prima persona i timori e lo smarrimento del protagonista.
Il festival
Il festival prosegue con le proiezioni dei film in concorso, le matinée con Marco Albino Ferrari, Enrico Camanni, Edoardo Raspelli, Alessandra Celesia, Orso Tosco, Anna Torretta, Linda Cottino, Sasha Naspini, Giulio Moriondo e Ilaria Bavastro, e gli incontri che vedranno alternarsi sul palco personalità del cinema e della montagna del calibro degli skyrunner Kilian Jornet Burgada, Marino Giacometti e Bruno Brunod, gli alpinisti Hervé Barmasse, Anna Torretta, Edu Marin, François Cazzanelli, Yannik Graziani, Emrik Favre e Stefano Stradelli, l’attore Giuseppe Cederna, protagonista di “Mediterraneo”, i giornalisti Linda Cottino e Edoardo Raspelli, conduttore storico di Melaverde, il ritorno del funambolo Nathan Paulin e tanti altri.
Il XXVI Cervino Cine Mountain terminerà sabato 5 agosto, alle 21.30, sulla piazzetta delle guide di Valtournenche con la cerimonia di premiazione e con un appuntamento in collaborazione con Grivel e il Consorzio Cervino Turismo.
François Cazzanelli, Emrik Favre e Stefano Stradelli racconteranno la loro impresa, l’apertura del Couloir Isaïe alla Punta Brendel, sulla parete ovest dell’Aiguille Noire du Peuterey, nel massiccio del Monte Bianco, tra il 12 e 13 febbraio 2023.
La nuova linea di 600m arriva in cima alla parete ovest di Punta Brendel a 3498m ed è stata aperta con un bivacco in parete e dopo aver superato roccia, misto e ghiaccio con difficoltà fino a M8, 7a/7a+, AI5.
Una grande scalata e un’esperienza dura e intensa, che i tre alpinisti valdostani, insieme a Oliviero Gobbi, ci racconteranno in prima persona e attraverso la proiezione, in anteprima mondiale al Festival, di The Noire, climbing in the shadow of Mont Blanc di Charley Radcliffe, il film che ne documenta l’impresa.
Il programma dettagliato del festival con i film selezionati sul sito.
(erika david)