Saint-Pierre, dopo il Museo di scienze riapre anche il Castello Sarriod de la Tour
Sabato 5 e domenica 6 agosto sono in programma visite guidate gratuite per visitare il nuovo percorso museale del Castello Sarriod de la Tour
Finalmente Saint-Pierre potrà godere a pieno del fascino di entrambi i suoi castelli.
Dopo la riapertura del Museo di scienze naturali Efisio Noussan, nel Castello di Saint-Pierre, di proprietà comunale, riaprirà anche il Sarriod de la Tour, dopo un anno di lavori.
Visite gratuite
Il Castello Sarriod de la Tour riaprirà nel finse settimana del 5 e 6 agosto con visite gratuite straordinarie dalle 9 alle 19, ogni mezz’ora che illustreranno l’entità e la complessità dei lavori che hanno riguardato il maniero nell’ultimo periodo, apprezzandone le ragioni, le modalità, i risultati nonché le premesse per i futuri ulteriori sviluppi.
I lavori
Gli interventi sul castello hanno riguardato lavori edili, impiantistici e di nuovi allestimenti finalizzati ad accrescere la fruizione del monumento migliorandone l’accessibilità e aumentando gli spazi utilizzabili per convegni e mostre temporanee con l’obiettivo di implementare e adeguare i sistemi tecnologici presenti dopo vent’anni dal precedente intervento.
Questo primo importante intervento di riqualificazione correlato a una serie di studi storici, indagini archeologiche e restauri è stato cofinanziato con risorse regionali e risorse Interreg nell’ambito del progetto Parcours de patrimoines de passages en châteaux.
Un progetto che, attraverso i due temi dei “castelli” e dei “passaggi”, è nato con l’obiettivo di dare una risposta concreta a un’esigenza di riappropriazione del territorio e di valorizzazione del patrimonio culturale con positive ricadute sia per la popolazione locale che per l’offerta turistica regionale.
Il nuovo percorso di visita
Il nuovo percorso di visita del castello nella parte bassa di Saint-Pierre si sviluppa ad anello con la ricollocazione della biglietteria e di un nuovo spazio culturale dove poter promuovere in futuro prodotti, tematiche e attività legati al rapporto tra castello e territorio.
All’esterno è stato effettuato un generale restauro delle superfici lapidee, con interventi mirati di pulizia e consolidamento del paramento murario, comprese le merlature e le copertine sommitali per garantire la conservazione delle strutture storiche.
Al lavoro sul nuovo percorso museale
L’assessorato non intende trascurare la vocazione espositiva di Sarriod de La Tour che, nel panorama dei castelli di proprietà regionale aperti al pubblico, risulta uno dei siti più frequentemente scelti per ospitare mostre ed esposizioni.
Alla riapertura sarà ancora possibile visitare, fino al rinnovamento del percorso museale al quale sta lavorando uno specifico gruppo di lavoro, la mostra Visioni di Medioevo, inaugurata nel settembre 2018.
La visita, inoltre, permetterà di apprezzare il pannello ligneo policromo con il compianto sul Cristo morto di Jean de Chetro, artista attivo nella seconda metà del Quattrocento stilisticamente vicino al linguaggio del soffitto ligneo di Sarriod.
Questo raffinato bassorilievo, recentemente acquisito, è stato oggetto a sua volta di un restauro condotto dal Centro della Venaria Reale, che ha offerto l’opportunità di approfondire le peculiarità della tecnica utilizzata dall’artista e recuperare l’originale policromia quattrocentesca, riemersa grazie alla rimozione dei materiali sovrapposti che alteravano fortemente la lettura dei volumi dell’intaglio e degli equilibri cromatici.
I commenti
«Dal 1970, ossia da quando il castello è divenuto di proprietà regionale la problematica del suo utilizzo e della sua tutela è emersa in tutta la sua interezza dovendo garantire condizioni di fruizione sempre in linea con le disposizioni di tutela del bene da un lato e di sicurezza dei visitatori dall’altro, adeguate a ogni tipo di pubblico e naturalmente all’altezza delle aspettative» dice l’assessore , sottolinea ai beni culturali Jean-Pierre Guichardaz.
« Oggi, forse più di altri, il Sarriod de La Tour di Saint-Pierre si rivela un luogo dove consolidare e rafforzare il secolare legame tra castello e territorio restituendo al pubblico un simbolo del progressivo sviluppo storico dell’identità territoriale, imprescindibile per costruire proposte future di turismo culturale diffuso».
«Concentrarsi su Sarriod de La Tour significa concentrarsi sul Medioevo e, in particolare, sul Medioevo del Quattrocento» precisa la Soprintendente Cristina De la Pierre.
«Da tempo, infatti, la Soprintendenza ha individuato in questo edificio un testimone esemplare del periodo di massimo splendore storico-artistico raggiunto dalla Valle d’Aosta nel corso del Quattrocento. Questa dimora è, infatti, uno scrigno di opere d’arte di altissimo valore, come le duecentesche pitture della cappella e quelle della fine del Quattrocento, oltre allo splendido soffitto intagliato che lo rende unico nell’ambito delle opere lignee profane dell’arco alpino».
(e.d.)