Una cantina in fondo al lago: 100 bottiglie di spumante Monchoisi recuperate dopo 10 anni nelle acque del Verney
Il progetto supportato dall'Institut Agricole è nato dieci anni fa da un'idea di Gaetano Aiello & Angelo Sarica; i ricercatori dell'IAR studieranno le caratteristiche organolettiche e potranno capire il grado di qualità del prodotto.
Institut Agricole, 100 bottiglie di spumante Monchoisi recuperate 10 anni dopo nelle acque del lago Verney.
Si tratta dello spumante, metodo classico prodotto dall’Institut Agricole Régional.
Il recupero delle bottiglie è avvenuto una settimana fa, giovedì 6 luglio, a La Thuile, grazie a un team di 11 sub del Team Titicaca Tek Diving guidato da Gaetano Aiello.
«Un’impresa concepita con l’obiettivo di conferire al pregiato spumante caratteristiche uniche, in un ambiente naturale e incontaminato, lontano dalla luce e dalle variazioni di temperatura» scrive l’Institut Agricole in una nota.
Una cantina in fondo al lago: 7ºC costanti
Durante questi dieci anni, le bottiglie hanno beneficiato delle condizioni perfette offerte dal lago Verney: una temperatura costante di circa 7°C, un’alta pressione e una tranquillità che ha favorito la lenta evoluzione e maturazione delle bollicine.
Il risultato potrebbe essere un’esplosione di sapore e aroma che rende il Monchoisi unico nel suo genere.
Il team di ricercatori dell’Institut Agricole all’opera
La lunga permanenza nelle profondità del lago potrebbe aver arricchito lo spumante con complessità e profondità, donandogli una personalità inconfondibile.
A confermare queste caratteristiche straordinarie sarà il team di ricercatori dei laboratori dell’Institut Agricole Régional, che per l’occasione effettuerà analisi approfondite per verificare la presenza di caratteristiche organolettiche desiderate e calcolare il grado di qualità del prodotto.
Monchoisi, il progetto nato dieci anni fa
Il progetto è nato nel 2013 da un’idea di Gaetano Aiello & Angelo Sarica, in collaborazione con lAR (e l’allora direttore della Sperimentazione Andrea Barmaz insieme con il responsabile del settore Enologia Daniele Domeneghetti), con il supporto tecnico del team subacqueo Titikaka Tek Diving coordinato da Gaetano Aiello.
Lo spumante Monchoisi, metodo classico
Zona di produzione
Il vigneto situato in zona collinare a una altitudine di 640 m s.l.m. è esposto a nord e presenta un terreno ricco in scheletro a tessitura franco-sabbiosa sistemato a ciglioni.
Le uve provenienti da varietà internazionali a bacca rossa e bianca sono allevate a Guyot semplice con una densità d’impianto di 4.000 ceppi/ettaro e godono di un clima endoalpino asciutto e ventilato che ne favorisce la coltivazione.
Dall’uva al vino
Le uve, vendemmiate nella prima decade di settembre, pressate al riparo dall’ossigeno.
Il mosto ottenuto per flottazione, fermenta lentamente a temperatura e ossigenazione controllata.
La presa di spuma è eseguita secondo il metodo classico.
La permanenza e l’affinamento sui lieviti è di ben 33 mesi.
Produzione indicativa di 1.450 bottiglie.
In alto, il video di Frank Vanzetti.
(re.aostanews.it)