Maurizio Landini ad Aosta: al Governo chiediamo salario minimo e lotta al precariato, pronti alla sciopero generale
Il segretario generale della Cgil per la prima volta in Valle d'Aosta, visita alla Cogne Acciai Speciali
“Al Governo chiediamo salario minimo e lotta alla precarietà: siamo pronti allo sciopero generale”. A dirlo il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, oggi, 10 luglio, ad Aosta per una tavola rotonda dal tema Giovani e lavoro”.
Visita alla Cogne Acciai speciali
“La Cogne rappresenta una esperienza importante anche per la qualità degli investimenti che sono stati fatti”. Con queste parole il s Landini ha commentato la visita di questa mattina alla Cogne Acciai speciali.
I rappresentanti della Cgil hanno incontrato sia i vertici dell’Azienda che gli operai. “Non siamo riusciti questa volta a organizzare una vera e propria assemblea con i lavoratori, ma gli operai avevano piacere di conoscere il Segretario”, ha spiegato Fabrizio Graziola, segretario per la Valle d’Aosta della Fiom-Cgil.
“Siamo in un periodo di trasformazione digitale dei processi produttivi – ha continuato Landini – e vogliamo che questi siano sostenibili sia per l’ambiente che sul piano della sicurezza dei lavoratori. La Cogne Acciai speciali è un luogo che sta affrontando questi temi. Visitare realtà come questa rafforza la nostra idea della necessità di battaglia contro la precarietà del lavoro, per la formazione continua, l’aumento delle tutele e diritti del lavoro molto precisi”.
Lotta al precariato
Landini si è poi scagliato contro la precarietà del lavoro: “il nostro obiettivo è quello di contrastare leggi assurde che sono state fatte in questi anni, sia dai governi di destra che di sinistra – ha tuonato -. Occorre cancellare forme di lavoro che non hanno senso di esistere come ad esempio il contratto a chiamata. Tutti i lavoratori devono avere gli stessi diritti e le stesse tutele. In gioco c’è il futuro delle nuove generazioni”.
Poi la stoccata al nuovo governo: “il Governo anziché modificare le leggi sul lavoro sbagliate sta reintroducendo sistemi, come quello dei voucher che creano precarietà. Occorre aumentare i salari attraverso una contrattazione sindacale nazionale che inserisca i CCNL in legge. Occorre ridurre la pressione fiscale, attuare una riforma del fisco seria che non punisca chi ha di meno ma che trovi risorse per la scuola, le pensioni e la sanità”.
I provvedimenti che il governo Meloni ha messo in campo sinora vanno, secondo il Segretario generale, nella direzione sbagliata. “C’è un sentire diffuso nella popolazione che chiede di rimettere al centro la persona – ha detto Landini -. La Cgil insieme ad associazioni laiche e cattoliche sta lavorando a una grande manifestazione che si terrà a Roma il 30 settembre. Una manifestazione per la pace, per la lotta al precariato e per le morti bianche. Se la manifestazione non basterà, saremo pronti allo sciopero generale”.
No all’autonomia differenziata
Landini ha puntato il dito contro la proposta di legge Calderoli sull’autonomia differenziata. “Così come costruita è sbagliata – ha detto -. Non abbiamo bisogno di venti sistemi sanitari diversi, ma di un sistema sanitario nazionale che garantisca a tutti le stesse tutele. Ci sono persone che non riescono a curarsi: non possiamo accettare il principio per cui se non hai i soldi non puoi curarti”.
La creazione di un “sistema Italia” sarebbe utile anche al contrasto alla precarietà. “Abbiamo un territorio ricco di bellezze naturali e paesaggistiche, eppure non riusciamo a trovare lavoratori stagionali – ha sottolineato -. Un problema, quello dei lavoratori stagionali, dovuto al fatto che gli stessi non vengono pagati adeguatamente. “Non solo – ha continuato Landini -: occorre che il Paese metta in campo un vero e proprio “sistema turismo” per garantire tutele ai lavoratori, formazione sia per chi inizia quel tipo di occupazione sia per chi lavora già da tempo, ma anche per garantire la mobilità. Sono 120 mila i giovani che ogni anno se ne vanno via e non tornano perché trovano condizioni lavorative migliori all’estero: non possiamo far finta di non vedere questo fenomeno!”
(Si. Ca.)