Società di Servizi: prima vittoria per gli operatori di sostegno
Sindacati, Regione e Azienda sono giunti all'accordo per l'allungamento dei contratti di lavoro, l'aumento delle ore e il riconoscimento degli straordinari. Proseguono le trattative sugli altri versanti
Allungamento del contratto al 1° settembre e 30 giugno, aumento delle ore lavorative, pagamento degli straordinari e assunzione di almeno trenta nuovi elementi. Questi i primi positivi risultati ottenuti dai sindacati nella battaglia in favore degli operatori di sostegno della Società di Servizi.
Operatori di sostegno: tavolo di lavoro
La bella notizia per gli oltre 200 operatori di sostegno afferenti alla Società di servizi è arrivata nella mattinata di mercoledì 5 luglio dal tavolo di lavoro che ha visto coinvolti il presidente della Regione Renzo Testolin, il vice presidente Luigi Bertschy, l’assessore al Sistema educativo Jean-Pierre Guichardaz e alcuni rappresentanti della società stessa.
A fronte di una copertura finanziaria rimodulata, infatti, tutti gli operatori riceveranno un un buon incremento qualitativo dei servizi prestati.
Soddisfatti i sindacati
Entrano nei dettagli dell’accordo i segretari di Cisl Fp, Jean Dondeynaz, e di Uil Fpl, Ramira Bizzotto.
«Per favorire la formazione e il processo di programmazione con i docenti, gli operatori di sostegno inizieranno il loro periodo lavorativo il 1° settembre – spiegano Dondeynaz e Bizzotto -. L’auspicio è quello di attivare e strutturare il sostegno anche durante gli esami di fine anno per gli studenti che ne hanno necessità».
Me le novità non finiscono qui, perché per i servizi dedicati all’infanzia «la Regione ha convalidato l’impegno di terminare il periodo lavorativo al 30 giugno» sottolineano ancora i sindacati.
Inoltre, le sigle evidenziano «particolare attenzione per i lavoratori, con un aumento a 36 ore lavorative per gli operatori cui costantemente viene richiesto un impegno orario superiore alle 18 ore contrattualmente pattuite – spiegano ancora Dondeynaz e Bizzotto -. Verrà poi assunta una trentina di nuovi operatori e verranno pagati gli straordinari».
Il futuro: adeguamento dei tabellari
Questo è solamente il primo passo, perché la trattativa tra sindacati, azienda e Regione andrà ancora avanti.
«Ci riserviamo di individuare i criteri per il passaggio da 18 a 36 ore lavorative nel rispetto della copertura finanziaria – concludono i sindacati -. Fin dal prossimo incontro del tavolo, poi, affronteremo le tematiche relative alle altre figure professionali afferenti alla Società di servizi: educatori, assistenti sociali e a seguire tutto il resto del personale».
Ma la speranza vera e propria è una sola.
«Dopo aver esaminato tutte le problematiche – concludono Jean Dondeynaz e Ramira Bizzotto – affronteremo il tema della comparazione degli stipendi tabellari con le corrispondenti posizioni economiche del Contratto collettivo regionale di lavoro del comparto unico».
E questa, obiettivamente, sarebbe la vera svolta, in attesa che in futuro, magari, si arrivi a parlare delle forme concorsuali per favorire l’ingresso proprio nel comparto.
(al.bi.)