Celtica: il pubblico lamenta il servizio navette carente, Taraglio ammette i disagi
Qualcosa si è inceppato nel servizio di trasporto navetta al momento del deflusso, l'organizzazione promette di approfondire
Celtica: il pubblico lamenta il servizio navette inesistente, Taraglio ammette i disagi Qualcosa si è inceppato nel servizio di trasporto navetta al momento del deflusso del festival della cultura celtica andato in scena nel bosco del Peutery sabato 1° e domenica 2 luglio.
La segnalazione
Fatta salva la manifestazione «bellissima» alcuni utenti hanno segnalato come al momento della chiusura dell’evento (domenica 2 luglio in tarda serata) le navette gratuite fossero ‘sparite’.
«La gente è scesa a Courmayeur a piedi, in autostop, alcuni hanno chiamato un taxi altri, tra cui persone con bambini, cani e anziani, hanno aspettato per più di due ore una navetta». E’ lo sfogo su Facebook di un partecipante alla manifestazione.
Il direttore artistico
Episodi di cui il direttore artistico Riccardo Taraglio ha riscontro. Puntualizza: «L’organizzazione per garantire il servizio trasporto si è mossa su tre fronti. Abbiamo chiesto il potenziamento delle linee sia al Comune di Courmayeur sia alla Regione e abbiamo sottoscritto, a nostra volta, un contratto di servizio con Arriva. Approfondiremo con la società quanto successo e stiamo ancora facendo verifiche con le persone. Certo è che è mancata la comunicazione».
Il bilancio
Al netto del disguido in zona Cesarini, il bilancio è positivo.
Celtica, la festa internazionale di musica, cultura e arte celtica più alta d’Europa è tornata ai fasti prepandemia: la 28a edizione ha fatto registrare 13.300 presenze di cui 10.500 nel bosco del Peuterey.
«Dopo la timida ripartenza nel 2022 – commenta il direttore artistico Riccardo Taraglio, la festa è tornata ai numeri del 2019, si è rinvigorita».
Forte dei suoi 180 eventi e dei suoi 30 concerti, per Celtica il successo era garantito. «Si è respirato il senso di rinnovata comunità» aggiunge.
L’organizzazione rodata ha fatto la differenza facendo di Celtica una festa bella, piena di allegria e di attività. Per Taraglio è di «buon augurio per la prossima edizione. L’aspettativa c’è. La manifestazione ha preso quota in Italia e all’estero. Celtica Valle d’Aosta si è fatta un nome e ci teniamo che venga accostata alla nostra regione in giro per il mondo».
(da.ch.)