Aosta, il piano della sosta accende il Consiglio; il sindaco: «Nessun aumento finché ci sono io»
Tornano ancora una volta alla ribalta il Pums e il piano urbano della sosta con i presunti aumenti programmati; il primo cittadino garantisce che i costi si alzeranno solo dopo la realizzazione delle diverse premesse
No agli aumenti tariffari dei parcheggi e della sosta in struttura, il tutto racchiuso in uno scontro che appare quasi ideologico e nel quale il sindaco garantisce: «Finché ci sono io, nessun aumento».
La mattinata del consiglio comunale di Aosta è trascorsa, manco a dirlo, mandando in scena l’ennesima puntata della “battaglia” tra maggioranza e opposizione sul Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) e, in particolare, sul piano urbano della sosta.
La discussione è arrivata dopo la pubblicazione del tanto chiacchierato Pums, disponibile fino al 26 luglio per presentare eventuali osservazioni e richieste di modifiche, prima dell’approvazione definitiva che dovrà transitare dal Consiglio.
Le iniziative
A riportare ancora una volta a galla il discorso sono state le due mozioni presentate da Lega e Forza Italia, che hanno chiesto, sostanzialmente, di non procedere con l’aumento dei costi della sosta su strada e degli abbonamenti per i parcheggi in struttura.
Ricordato come alcune modifiche fossero già inserite nel PGTU e che il Carroccio avesse già chiesto di bloccare le tariffe nel luglio 2021, Sylvie Spirli ha sottolineato la contrarietà a tanti elementi del Pums e del piano della sosta.
«Sappiamo che la politica è togliere le auto dal centro storico, ma la politica degli aumenti ci lascia perplessi – ha evidenziato Spirli -, così come la volontà di cancellare la fascia gratuita dalle 12 alle 14. Così si creano solo disagi per chi lavora e si penalizzano attività del centro. Per questo chiediamo di evitare altri costi a cittadini già provati da continui aumenti».
«Prima il trasporto pubblico»
Sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero nella mozione di Paolo Laurencet di Forza Italia.
«Si va sempre a cercare nelle tasche dei cittadini – ha esclamato Laurencet -. Corretta o meno la scelta, noi non crediamo che questa sia la soluzione giusta, chiedendo di più ai cittadini, ma senza dare ulteriori servizi».
Forza Italia contesta «gli aumenti (ben oltre il 20%), la drastica riduzione degli stalli bianchi e le modalità di realizzazione della ciclabile – ha continuato Laurencet -. Prima di intervenire, chiediamo di aumentare il trasporto pubblico locale, per far sì che si possa fare a meno della vettura; serrvono alternative funzionali».
Minoranza
Si è schierata tutta compatta la minoranza consiliare.
Sergio Togni, capogruppo della Lega, ha esordito chiedendo «un premio per chi vive in centro ad Aosta con tutti questi disagi – ha esclamato -. Aosta è un caso unico, non bisogna paragonarla con altre realtà».
Bruno Giordano (Lega) ha ribadito alcuni cavalli di battaglia, facendosi comunque paladino della “cancellazione” della sosta su strada.
«Se la Regione non completa il parcheggio a sud del Parini, non fa il pluripiano sotto la nuova università (che consentirebbe la pedonalizzazione di piazza della Repubblica), non ci aiuta ad acquisire la casa rossa per un altro parcheggio di attestamento, non possiamo pensare di risolvere tutto con la cosiddetta mobilità dolce – ha asserito -. Dobbiamo tenere in conto diversi fattori, a cominciare da quello anagrafico, visto che gli anziani in città sono oltre un terzo della popolazion».
Poi, la proposta.
«Io sono per abbandonare la sosta in superficie, ma prima bisogna dare delle alternative – ha concluso -. Le vostre sono convinzioni ideologiche di chi, per educare, è disposto anche a mettere il morso come ai cavalli. Noi siamo al fianco dei cittadini e vi chiediamo di fermare questa fuga in avanti, che riteniamo non appartenga alla maggioranza. Vi chiedo di non mettere il carro davanti ai buoi e di fare insieme la battaglia per avere i parcheggi necessari e arrivare alle pedonalizzazioni desiderate».
«Apprezzo l’obiettivo, ma…»
Giovanni Girardini (Renaissance) ha confermato ancora una volta di «condividere l’obiettivo, ma non le modalità – ha spiegato -. Le persone non devono essere obbligate ai cambiamenti, ma devono essere accompagnate. Oggi, invece, la città è incasinata, perché le ciclabili tolgono parcheggi, ma non ci sono ancora parcheggi di attestamento sufficienti e un servizio di trasporto pubblico degno».
Poi la risposta piccata.
«La gente dovrebbe imparare a parcheggiare all’area Sogno? Con una navetta ogni cinque minuti forse, così è una proposta indegna».
L’assessore: «Uso dell’auto troppo sbilanciato»
L’assessore alla Mobilità, Loris Sartore, ha fatto ancora una volta il punto della situazione, ricordando come gli interventi vanno pensati in un «arco di dieci anni e non trovano immediata applicazione, anche se necessitano di essere attuati insieme per avere senso».
Per Sartore, l’aumento tariffario «ci sarà», ma prima vanno attuate «altre iniziative», tra cui la conclusione delle ciclabili e la gratuità delle navette.
Annunciate delle scontistiche per la sosta su strada negli abbonamenti dei residenti, che potranno essere estesi anche a una seconda auto di famiglia, Sartore ha poi concluso, ricordando come sono in fase di realizzazione nuovi stalli nell’autorimessa di via Liconi (380 posti), via Monte Emilius (35+25 e forse ulteriori 40).
«L’uso dell’auto, ad Aosta, è troppo sbilanciato rispetto al resto della mobilità e noi dobbiamo rivedere questi rapporti – ha chiuso -. Aumenti? Chi ha esigenza di spostarsi in auto e magari viene da fuori deve poter trovare parcheggio, così scoraggiamo la sosta lunga».
Il sindaco: «Nessun aumento finché ci sono io»
Ha provato a sparigliare le carte il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, spingendo peraltro Bruno Giordano a “togliersi” dalla mozione.
«Finché ci sono io, gli aumenti non si faranno – ha esclamato il primo cittadino -. Perché non rinnego il Pums, ma semplicemente perché vanno completate le premesse a questi aumenti».
Nuti ha confermato che «l’obiettivo è non far venire proprio le auto in centro – ha esclamato -. Prima completiamo le premesse, che sono le pedonalizzazioni, le ztl e la battaglia per la gratuità delle navette. Siamo convinti che la maggior parte sia contenta di città in cui si respira aria buona e si riconquistano angoli magari non conosciuti. Vogliamo cambiare la città e abbiamo avviato un percorso».
A chiudere Pietro Varisella (Alliance).
«Nella zona di piazza del mercato, ad esempio, ci sono tanti parcheggi liberi – ha chiosato -. Ma noi abbiamo la percezione di dover arrivare con la macchina a un passo dal posto in cui dobbiamo andare».
(alessandro bianchet)