Sanità: attivate anche per dermatologia le Liste di Galleggiamento
L'Usl non riesce «a far fronte all'immensa mole di richieste»
Anche per dermatologia sono state attivate le Liste di Galleggiamento. «Nonostante il grande impegno degli operatori sanitari – scrive l’azienda Usl in una nota -, non si riesce a far fronte all’immensa mole di richieste». Da un primo monitoraggio delle LdG, fa sapere l’azienda sanitaria, si è riusciti a soddisfare tutte le richeiste del 60% di utenti che ha aderito. Gli altri cittadini contattati, invece, hanno rifiutato di effettuare la prestazione fuori Valle.
Attivate anche per dermatologia le Liste di Galleggiamento
L’analisi dei dati ha portato alla decisione di aprire le liste anche per dermatologia. «È stata attivata un’apertura di agende per ottobre, novembre e dicembre in un centro accreditato valdostano ed è in programma un’altra apertura di agende in Piemonte». Lo comunica l’Usl.
Il monitoraggio
Nella nota, l’azienda ha dato conto di un lieve miglioramento della situazione degli esami strumentali. «Fermo restando che tutte le urgenze e i casi oncologici sono e sono sempre stati garantiti, alcune specialità che registravano criticità stanno migliorando – si legge -. L’Oculistica e l’Urologia hanno attivato nuovi slot di visite e esami».
Bilancio «sostanzialmente positivo» anche per le liste di galleggiamento attivate per neurologia e gastroenterologia. Si tratta di due aree con agende parzialmente chiuse per l’ormai strutturale carenza di personale. Per neurologia, la task force USL ha rilevato la soddisfazione di tutte le richieste del 60% di utenti che ha aderito.
Le liste di galleggiamento
Il funzionamento delle liste di galleggiamento prevede che in caso di indisponibilità immediata per rispondere alla richiesta di prenotazione di prestazioni specialistiche o di diagnostica, la richiesta deve essere presa in carico su un canale specifico CUP che ricontatta l’utente e propone la prestazione (anche fuori Valle) nei tempi previsti dalla normativa e a seconda del codice di priorità.Le strutture sono quelle private accreditate locali o in ospedali o centri d’eccellenza piemontesi.
I commenti
«Il percorso è sperimentale e stiamo facendo tutto il possibile per trovare le risposte migliori alla ben nota carenza di personale sanitario medico specializzato che si riflette poi su liste di attesa troppo lunghe – spiega il direttore generale USL Massimo Uberti -. Attraverso un monitoraggio attento e puntuale da una parte e la collaborazione dei nostri operatori sanitari e la continua ricerca di accordi e convenzioni con altre Asl e centri privati accreditati dall’altra, stiamo vedendo i primi risultati, seppur su numeri totali ancora piccoli, avendo iniziato una quindicina di giorni fa. Le liste di galleggiamento non sono la soluzione miracolosa, ma certamente rappresentano uno strumento funzionale e flessibile che ci permette un maggior controllo organizzativo e di appropriatezza».
Per l’Assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi, «Le liste di attesa rappresentano una delle criticità della Sanità Pubblica più ‘odiata’ dai nostri concittadini. In Valle d’Aosta questo problema, presente da tempo, ha visto aumentare la sua percezione negativa dopo la pandemia. L’apertura delle liste di galleggiamento non è la soluzione del problema ma presa in carico di responsabilità. Le liste di galleggiamento ragionando per priorità stanno contribuendo a gestire una situazione della cui criticità siamo tutti consapevoli».
La conclusione
«Le liste di galleggiamento, anche se non garantiscono una soluzione immediata, offrono unapresa in carico degli utenti che possono evitare di cercare continuamente un posto libero – conclude il direttore generale -. Mettiamo il massimo impegno nel continuare a monitorare la situazione e a adottare le misure necessarie per garantire un’assistenza sanitaria tempestiva e di qualità».
(re.aostanews.it)