Piano salute: un nuovo no al contributo per favorire le nascite
No anche alla creazione di un centro anti-violenza per uomini e pure al sostegno ai genitori separati in fragilità
Piano salute: no al contributo per favorire le nascite
Con il Piano regionale della salute tornano Naître Valdôtain e un centro per gli uomini vittime di violenze. In un ordine del giorno la Lega Vallée d’Aoste chiede «di prevedere l’istituzione di un contributo una tantum per ogni nuovo nato al fine di sostenere le famiglie valdostane e incrementare le nascite in Valle d’Aosta». La richiesta parte dal fatto che i valdostani sono diminuiti di 5.000 unità.
Nel secondo chiede la «creazione di un servizio di supporto per gli uomini vittime di violenza».
I rappresentanti del Carroccio in Consiglio Valle incassano ancora due no.
Le risposte
«Il tema non ha diretta pertinenza con il Piano della salute e del benessere» commenta l’assessore alla Sanità Carlo Marzi e ricorda i sostegni già esistenti a livello regionale e nazionale. Un emendamento di analogo contenuto era stato bocciato dall’allora giunta Lavevaz in sede di approvazione del bilancio di previsione.
«Gli uomini vittime di violenza sono attenzionati dai servizi territoriali. Il supporto viene garantito già oggi. I percorsi di sostegno sono già previsti indipendentemente dal Piano» ha puntualizzato Marzi.
Stessa sorte – ovvero il rigetto con l’astensione di 19 – per l’ordine del giorno su una «misura specifica per quei genitori separati che non riescono a fare fronte alle spese e per questo cadono in povertà». L’argomento era già stato affrontato in un’adunato di maggio.
Per l’assessore Marzi «il Piano si prende in carico i nuclei familiari in fragilità, uomini separati inclusi. Il tema della bigenitorialità è fortemete sentito dai servizi sociali».
(d.c.)