Affitti brevi turistici, maxi emendamento della Legge sulla legge «scritta in politichese»
La proposta di legge n. 92 'Disciplina degli adempimenti amministrativi in materia di locazione per finalità turistiche' sarà all'esame del Consiglio domani con un emendamento della stessa maggioranza
Affitti brevi turistici, maxi emendamento della Lega sulla legge «scritta in politichese».
Un «maxi emendamento» come lo ha definito il consigliere della Lega VdA Andrea Manfrin che articola e definisce meglio la proposta di legge n.92 “Disciplina degli adempimenti amministrativi in materia di locazione per finalità turistiche”.
Lo ha presentato la Lega Vallée d’Aoste definendola una legge più snella e sintetica che accoglie i suggerimenti dei portatori di interesse e che garantisce alle amministrazioni comunali nella loro istanza per la tassa di soggiorno. Semplice, secondo i consiglieri della Lega il principio ispiratore del maxi emendamento: «si elenca ciò che non può essere fatto e cioè l’attività di tipo alberghiero».
Il consigliere della Lega Valle d’Aosta Simone Perron ha criticato la legge in via di approvazione, «confusa, che risale alla fine del 2022, con emendamenti proposti, poi ritirati.
Una legge che si perde in mille rivoli che la rendono contorta e che penalizza sia chi intende affittare sia i turisti.
«Per l’ennesima volta le forze autonomiste si dimostrano senza coraggio e senza idee che prende lezioni dalla peggiore sinistra, per cui l’iniziativa privata deve essere limitata e tassata» spiega il consigliere Perron.
Secondo quanto riferito dal consigliere Perron, la proposta della Lega rispetta il principio di iniziativa economica privata, tutela e valorizza il patrimonio dei valdostani e sopratutto concretizza la sburocratizzazione.
Una legge senza orpelli
Il consigliere Paolo Sammaritani ha citato gli articoli 41 e 42 della Costituzione parlando di «semplificazione in un settore che va certamente regolamentato ma che non ha certo bisogno di complessità burocratica.
Una «legge senza orpelli che permetta a chi vuole locare di farlo, purchè nel rispetto della legge» precisa il consigliere Sammaritani.
Ovvero il principio è che si può fare tutto ciò che non è vietato – cioè i servizi alberghieri – e non il contrario, secondo Sammaritani.
Non si vieta tutto ciò che non è consentito, è l’esatto contrario, si consente tutto ciò che non è contrario alla legge.
Parola d’ordine sburocratizzazione
Il maxi emendamento promosso dalla Lega snellisce tutti gli articoli, in particolare gli articoli 4 e 5 dove si parla di obblighi amministrativi «e una serie di questioni che appesantiscono, scritte in burocratese che creano contenziosi e disincentivano l’iniziativa privata» secondo il consigliere Sammaritani.
La sburocratizzazione fa la parte del leone nel maxi emendamento per la Lega, a partire ad esempio dalla comunicazione sugli alloggiati, «che può essere oggetto di un protocollo con la questura alla quale già vengono trasmessi i dati, non può essere ancora un’incombenza di chi loca o di chi affitta i e dei Comuni che dovrebbero controllare».
«La nostra proposta è a disposizione di tutti, ci auguriamo che sia compresa da tutta l’Aula» ha concluso il consigliere Andrea Manfrin.
Domani, in occasione della discussione della legge, la maggioranza dovrebbe presentare un emendamento.
(c.t.)