La pista ciclabile di Aosta “spacca in due” la città. È polemica tra i cittadini
Con l'apertura del primo tratto di pista ciclabile ad Aosta (il 25% dei 15 km previsti) sono arrivate anche le polemiche. C'è chi è entusiasta e chi invece la accoglie malvolentieri. In mezzo, ci sta chi non ha ancora capito come usarla...ed anche il primo accidentato
Gli entusiasti della pista ciclabile
La pista ciclabile, per alcuni cittadini di Aosta, è uno strumento potente per sensibilizzare alla mobilità sostenibile. Tra i più entusiasti, anche gli assessori di Aosta Corrado Cometto (Lavori pubblici) e Loris Sartore (Mobilità), che si sono fatti promotori – ed esecutori – di questo passaggio verso la «modernizzazione della città».
«Con l’apertura entro fino anno della ciclabile – ha sottolineato Cometto – entreremo nella top 5 della città italiane per ciclabilità, guadagnando 70 cm di pista ciclabile a persona. Noi guardiamo al nord Europa, dove in città come Helsinki – ad esempio – di cm ad abitante ne hanno ben 200».
Gli scettici
I lavori per la pista hanno eliminato temporaneamente o definitamente diverse decine di parcheggi.
Se la necessità di una transizione verso una mobilità più sostenibile mette più o meno d’accordo tutti, le modalità con le quali si traghetta la città verso metodi alternativi di trasporto, dividono parecchio.
Come usare la pista?
In mezzo, tra le due polarizzazioni, a favore e contro la pista, ci sta chi non ha ancora capito come usarla.
Girando per la città si notano pedoni anche sui tratti che non sono ciclopedonali.
E c’è stato il primo ferito, a causa di lavori per la pista non ben segnalati. Leggi qui l’articolo.
(arianna.papalia)