Sanità: 262 medici andati via in 10 anni, Uberti: «mi fa schifo ricorrere ai gettonisti, ma non ho alternative»
Secondo il presidente regionale di Anaao Assomed, in Valle mancano 40-60 medici, 20 dirigenti sanitari e 10 veterinari.
Sanità: 262 medici andati via in 10 anni, Uberti: «mi fa schifo ricorrere ai gettonisti, ma non ho alternative».
Intervenire cercando di avere una stabilità almeno per due anni per ‘sistemare le cose’ nella sanità valdostana.
262 medici andati via in 10 anni
La carenza di personale medico non è più una novità da tempo.
«Dal 2013 a oggi, per dimissioni o pensionamenti, sono andati via 262 medici in Valle d’Aosta».
A snocciolare i dati è Riccardo Brachet Contul, presidente regionale del sindacato della dirigenza medica Anaao Assomed.
Mancano 60 medici, 20 dirigenti sanitari e 10 veterinari
In Valle d’Aosta mancano dai 40 ai 60 medici, 20 dirigenti sanitari e 10 veterinari».
Le cause: tagli lineari, i tetti di spesa fissi, il blocco del turn over e una mancata programmazione a lungo termine.
Il tema dell’assemblea intersindacale di ieri pomeriggio, giovedì 15 giugno, alla sala della BCC valdostana di Aosta è stato ‘Salviamo la sanità pubblica’.
Medici, infermieri, dirigenti sanitari hanno fatto il punto sulla sanità valdostana.
Il dg Uberti: mi fa schifo ricorrere ai gettonisti
La carenza di professionalità sanitarie al primo posto e l’obbligo in molti casi di utilizzare i cosiddetti medici gettonisti.
Il direttore generale dell’azienda Usl della Valle d’Aosta Massimo Uberti non usa mezzi termini: «mi fa schifo dover ricorrere ai medici gettonisti, ma siamo obbligati se non si vuole far venire a mancare un servizio, non abbiamo alternative.
È una sconfitta per il nostro sistema sanitario».
Finanziamento del servizio sanitario e recruiting del personale
Finanziamento del servizio sanitario regionale e nazionale e “recruiting “ di personale medico sono le strade da percorrere.
«Possiamo trovare soluzioni e si possono trovare solo se remiamo tutti nella stessa direzione» ha commentato l’assessore alla Sanità Carlo Marzi.
Per il direttore dell’azienda sanitaria Massimo Uberti la carenza di personale non può essere ‘giustificata’ solo dal Covid.
«Siamo tutti sulla stessa barca.
Il Covid non è la causa, sono d’accordo con quanti lo sostengono, è stato un acceleratore .
Stiamo continuando a cercare medici. Non ho ricette magiche. Per affossare il sistema sanitario basta stare fermi. Sono molto preoccupato.
I medici di base dovevano esserci all’incontro di oggi e lo dico senza polemica. Perché quando si parla di servizio sanitario nazionale ci siamo tutti e ognuno con le sue responsabilità».
La fuga di medici in Svizzera
Sulla “fuga” in Svizzera, il direttore generale dell’azienda Usl Massimo Uberti precisa: «È un paradosso, ma la maggior parte ci va perché non ci sono limiti di orario di lavoro.
È un paradosso tenendo conto di tutte le lotte sindacali che ci sono state per questi diritti».
«Condannati a essere più bravi degli altri»
La Valle d’Aosta poco attrattiva, per Uberti la questione è geografica: «siamo lontani dai poli universitari e quindi dobbiamo essere per forza di cose essere più bravi degli altri».
«Salviamo la sanità pubblica»
Salviamo la sanità pubblica.
Non è solo il titolo dell’intersindacale organizzata e promossa da ANAAO, Fp Cgil medici e dirigenti SSN, SAVT Santé, Cimo, Anpo, Fassid, Aaron, Fvm (federazione veterinari e medici, Uil Fpl coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica, veterinaria sanitaria, ma anche un grido d’allarme.
L’iniziativa pensata a livello nazionale ha un comune denominatore la sanità pubblica , che in questo periodo di riflesso si traduce in carenza di personale, peggioramento della qualità lavorativa degli operatori e cittadini ‘pendolari’ per avere diagnosi e cure adeguate, le liste d’attesa chilometriche e la scarsa attività professionale ed economica.
(s.m.)