Progetto La Bici della libertà: 3 tandem per persone con disabilità visiva e psichica
Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Comunitaria della Valle d'Aosta, promosso da Fidas Valle d'Aosta e Fiab Aosta à vélo
Progetto La Bici della libertà: 3 tandem per persone con disabilità visiva e psichica.
Può contare su 3 tandem il progetto ‘La bici della libertà’, promosso dalla Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta con Fidas VdA e Fiab Aosta à vélo.
La fat bike e due tandem
I tre tandem della flotta ‘La bici della libertà’ in piazza Chanoux
Si tratta di una speciale fat bike tandem a pedalata assistita e di due altri tandem riparati (sono stati donati) risultato della gara di solidarietà avviata a inizio dicembre con l’obiettivo di acquistare i mezzi e organizzare attività per avvicinare all’uso accompagnato delle due ruote persone con disabilità visiva, psichica ed eventualmente persone anziane.
La raccolta fondi e il viaggio di Delfo
La raccolta fondi era partita il primo dicembre da piazza Chanoux con il maestro e atleta di mountain bike e bike trial Alessandro Delfino ‘Delfo’ che su due ruote, ha raggiunto Trieste, percorrendo circa mille km sulla ciclovia Aida (Alta Italia da Attraversare), progettata dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta.
Sono stati raccolti quasi 5 mila euro con i quali è stata acquistata la speciale fat bike ed è stato possibile anche rimettere a nuovi due altri tandem.
L’obiettivo è stato raggiunto grazie alla generosità di tanti, anche da fuori Valle e dal prezioso contributo del Lions Club Aosta Mont Blanc.
Le parole di Alessandro Delfino
«L’obiettivo è permettere a persone ipovedenti o con problemi psicofisici di poter andare in bicicletta, dando la possibilità a tutti di assaporare la bellezza dell’aria aperta e della natura.
L’idea era di acquistare un solo tandem, ma alla fine siamo riusciti ad averne tre, quindi adesso avremo bisogno di ‘piloti’ che ci aiutino nel progetto» commenta Alessandro Delfino.
Le collaborazioni e i progetti futuri
«Siamo convinti che questa iniziativa possa essere un punto di partenza per costruire una rete con altre realtà che hanno sviluppato progetti simili come l’IsilteP di Verrès, la Fondazione Sapegno, il comune di Morgex e l’Isit Manzetti di Aosta, con le quali speriamo di stringere accordi per progettare iniziative comuni» ha commentato il segretario generale della Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta Patrik Vesan.
Nella foto in alto, da sinistra, Carlo Champvillair, Alessandro Delfino, Patrik Vesan e Giuseppe Grassi con la fat bike tandem acquistata grazie al progetto La Bici della libertà.
(re.aostanews.it)