Cogne Acciai Speciali: missione espandersi, nuove acquisizioni in vista
Le parole dell'amministratore delegato Burelli e del direttore generale Pirovano tracciano le linee giuda del futuro nell'ambito del convegno Cent’anni di siderurgia in Valle d’Aosta: dalla Cogne di Paul Girod alla Cogne Acciai Speciali
«La Cogne continua a essere un punto fondamentale per la città, c’è l’orgoglio di essere in Valle d’Aosta e l’orgoglio dei Valdostani di lavorarci», ma ora «la missione è quella di espandersi, ci sono altre acquisizioni in vista». Le parole dell’amministratore delegato della Cogne Acciai Speciali, Massimiliano Burelli, e del direttore generale, Monica Pirovano, hanno fissato i punti saldi dell’iniziativa Cent’anni di siderurgia in Valle d’Aosta: dalla Cogne di Paul Girod alla Cogne Acciai Speciali, ospitata mercoledì 14 giugno alla Pépinière d’Entreprises di Aosta.
100 anni di Cogne
Scorrono le fotografie che raccontano decenni di storia, scatti di un passato che ha segnato indelebilmente la comunità e il territorio.
«Le differenze tra le immagini di un secolo fa e ciò che accade oggi non sono tanto a proposito delle modalità di produzione, che ovviamente in qualche maniera sono cambiate – nota Burelli -, ma riguardano l’ambiente più pulito, sicuro, che mira all’eccellenza. Non è questione di se, ma di quando si arriverà all’assenza totale di infortuni».
Il direttore generale
Monica Pirovano, direttore generale della Cogne Acciai Speciali, sottolinea.
«L’azienda ha decisamente investito, così le emissioni nell’aria o i rumori che si sentivano abitualmente non ci sono più. I temi dell’ambiente e della sicurezza sono centrali per l’azienda, lo stabilimento è all’avanguardia».
Progettare il futuro significa anche puntare su nuove forze.
«Abbiamo avviato la Cogne Academy, che purtroppo ha avuto l’inciampo del Covid – continua Pirovano -, ma il cui percorso è stato portato a termine. Siamo inoltre partiti con i master 4.0 per il post università».
Nuove acquisizioni
L’entrata di Walsin Lihwa ha intanto allargato decisamente gli orizzonti.
«Da novembre si è aperto uno scenario intercontinentale, la missione è diventata quella di espandersi, che il pacchetto di clienti diventi molto più ampio – spiega Pirovano -. I primi due step sono state le acquisizioni di società in Svezia e Regno Unito e ce ne sono altre in vista. L’obiettivo è quindi di crescere, arrivando anche negli Stati Uniti».
Burelli aggiunge. «Esporteremo il modello Cogne, cioè mettere le persone al centro di tutto».
Il sindaco di Aosta
Gianni Nuti, sindaco di Aosta, riporta l’attenzione al capoluogo.
«Non posso non pensare a quanto la città viva grazie a questa presenza – racconta -. Nel 1911 gli abitanti di Aosta erano 7mila, 30 anni dopo la popolazione era già raddoppiata. Abbiamo forze intellettuali, abbiamo energie che vorremmo spendere, se la volontà politica e la forza industriale andranno nella medesima direzione ci sarà possibilità ancora di crescere».
(luca mauro melloni)