Sangue: «Donate prima di partire in ferie», l’invito del centro trasfusionale in occasione della Giornata mondiale
Le donazioni di sangue nel 2022 nei due ambulatori deputati di Aosta e Donnas sono state 6.953, leggero calo rispetto all'anno precedente
In occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, che si celebra il 14 giugno in tutto il mondo, arriva un appello dal centro trasfusionale di Aosta: «Donate il sangue prima di andare in ferie».
Lo dice Pierluigi Berti, direttore del servizio di Medicina trasfusionale di Aosta che fa un quadro della situazione in Valle d’Aosta.
Le donazioni di sangue in Valle d’Aosta
Nel 2022 le donazioni nell’ambulatorio di viale Ginevra e nella sede di Donnas sono state 6.953 (5.475 di sangue intero e 1.478 di plasma), rispetto alle 7.190 del 2021.
Un leggero e fisiologico calo, come il trend in tutta Italia, legato alla sempre maggiore attenzione sull’appropriatezza trasfusionale.
«Anche negli anni della pandemia le donazioni di sangue sono proseguite senza interruzioni, essendo indispensabili alla cura di molte persone con malattie acute, come interventi chirurgici, traumi, emorragie, o croniche come leucemie, tumori, talassemia» dice Berti.
La Valle riesce a soddisfare la richiesta interna di sangue e a contribuire all’autosufficienza nazionale: circa 1.200 unità di globuli rossi sono ad esempio state inviate in Sardegna per curare i pazienti talassemici.
Donatori e riceventi
I donatori sono stabili: 3.196 contro i 3.181 dell’anno prima.
Di questi 2.976 sono iscritti ad associazioni e fanno parte per l’86% dell’Avis e per il 14% della Fidas.
I pazienti trasfusi nel 2022 sono stati 1.043 (erano 1.000 nel 2021) e le unità di emocomponenti utilizzati (globuli rossi, plasma o piastrine) 4.687 (4.448 nel 2021).
Molto importante e stabile anche la quantità di plasma raccolta per la produzione di farmaci salvavita (albumina, immunoglobuline e fattori della coagulazione): 2.527kg contro i 2.572 dell’anno prima.
Secondo i dati dei primi 4 mesi del 2023, la proiezione annuale pone la Valle d’Aosta come la prima regione d’Italia per donatori di plasma ogni mille abitanti: 24 donatori contro i 14 della media nazionale.
«Grazie al lavoro delle associazioni sul territorio, quella dei valdostani si conferma una risposta partecipata, solidale e pronta» sottolinea Berti.
«Adesso che comincia la bella stagione ed è tempo di vacanza – prosegue -, l’invito alla popolazione è di donare il sangue prima di andare in ferie (una sacca di globuli rossi dura fino a 42 giorni) per scongiurare la carenza di emocomponenti» ricorda.
«Il dono del sangue non può andare in vacanza perché il bisogno di sangue è presente tutto l’anno».
Inoltre, conclude Berti, «per mantenere i risultati che il sistema trasfusionale valdostano ha raggiunto negli anni è e sarà fondamentale il contributo delle Associazioni dei donatori nella promozione della cultura della donazione anonima, gratuita, periodica, consapevole, e nel reperire giovani donatori, soprattutto considerando il progressivo invecchiamento della popolazione».
La tavola rotonda
Domani, mercoledì 14 giugno, in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, L’Avis regionale della Valle d’Aosta e la Consulta giovani soci della Bcc Valdostana organizzano una tavola rotonda per sottolineare l’importanza del dono.
L’appuntamento è alle 18 nella sala conferenze della BccV di via Garibaldi,a d Aosta.
A seguire, sabato 17 giugno, dalle 10 alle 17, in piazza Arco d’Augusto sarà allestito uno stand per la vendita di alcune piante il cui ricavato sarà donato al progetto 5.000 genomi VdA.
Inoltre domani il castello di Aymavilles di colorerà di rosso.
(re.aostanews.it)