Nus, tre generazioni di allevatori: la famiglia Elex si racconta
L'attività cresce ma le difficoltà, tra rincari e burocrazia, non mancano e solo la passione può fare superare gli ostacoli
Nus, Nus, tre generazioni di allevatori: la famiglia Elex si racconta.
«La nostra realtà nasce e cresce negli anni grazie all’impegno di mia madre Delia e di mio padre Piero, che da un’iniziale cascina in affitto ampliano la struttura a una stalla con venti bovini e a una vicina casa». Così Luca Elex, gestore dell’omonima azienda agricola di Nus, descrive le origini di quella che dal 2010 è divenuta un’attività di famiglia che coinvolge ben tre generazioni di appassionati allevatori: affiancato e supportato dalla moglie Lucrezia nonché aiutato dagli stessi genitori, l’agricoltore neuvein cerca ogni giorno di trasmettere ai suoi due figli piccoli, Emma e Filippo, lo stesso amore per la terra e gli animali che lo ha spinto a intraprendere un mestiere duro ma ricco di soddisfazioni.
Il racconto
«Dopo aver inaugurato l’alpeggio Véplace e il nostro punto vendita, l’anno scorso abbiamo ottenuto in gestione dal Comune di Verrayes il nostro primo distributore di prodotti lattiero-caseari – racconta ancora Elex, che proprio a Saint-Barthélemy possiede un secondo distributore di yogurt e formaggi freschi -. La clientela apprezza in modo particolare il nostro latte pastorizzato, la cui freschezza e la cui qualità sono garantite da un rifornimento settimanale soltanto al bisogno».
Da questa primavera, poi, l’azienda agricola Elex si occupa anche del vicino secondo distributore di località Champagne, questa volta preposto all’acquisto di carne di vitellone valdostano certificato Arev confezionata in piccoli e comodi pacchetti.
«Possediamo 40 mucche in lattazione e una ventina tra manzetti e vitellini, perciò abbiamo ritenuto valido allargarci al comparto della carne per sperimentare una nuova filiera che speriamo possa presto dare frutti – prosegue Elex -. La distribuzione non sarà continua lungo tutto l’anno ma prevederà alcuni periodi di sospensione, necessari per poter avere la giusta disponibilità di animali e commerciare così un prodotto più gustoso».
Le difficoltà
Eppure, come molti loro altri colleghi del comparto, anche Elex e la sua famiglia risentono di rincari di energia elettrica, gas e mangimi che finiscono con il ripercuotersi sulla loro produttività.
«I miei genitori hanno messo in piedi con fatica questa attività, che spero di poter lasciare ai miei figli, ma senza passione e tenacia questo mestiere sarebbe impossibile – osserva l’allevatore -. L’unica soluzione che a oggi posso intravedere è appoggiarci al nostro punto di forza, ovverosia la produzione di latte e carne, cercando di aumentarne le vendite complessive per non essere costretti a ritoccarne al rialzo i prezzi».
Ma a rendere sempre più ostico per Elex portare avanti l’eredità di mamma Delia e papà Piero è l’eccessiva burocratizzazione cui è costretto a badare. «Il nostro lavoro richiede un’attenzione costante alla stalla, ma tra documenti e permessi vi sono periodi in cui è quasi impossibile uscire dal proprio ufficio e, se penso ai più anziani alle prese con computer e piattaforme varie, certo che il tutto diviene nettamente più complesso – commenta Elex -. In altri casi a pesare non è tanto l’assenza di orari o festività quanto piuttosto la mancanza di pause o giorni di malattia che costringe ad andare avanti nonostante tutto».
(giorgia gambino)