Nasce il Centro Studi MB2 per promuovere un Monte Bianco europeo
Se la vetta fosse di giurisdizione europea cesserebbero le contese sui confini innescate dalla Francia con l'Italia
Nasce il Centro Studi MB2 per promuovere un Monte Bianco europeo.
Assegnare il conteso territorio – tra Italia e Francia – attorno alla vetta del Monte Bianco alla sovranità della Unione Europea: è questo l’obiettivo del Centro studi MB2 che oggi, giovedì 1° giugno, si è presentato ad Aosta in conferenza stampa.
Un Monte Bianco europeo
«L’obiettivo del prossimo biennio è molto importante e ambizioso: promuovere dal basso quelle condizioni culturali e politiche affinché vengano meno le reciproche rivendicazioni nazionaliste italo-francesi sullo status giuridico della vetta del Monte Bianco». A dirlo è la presidente dell’associazione MB2 Paola Bergamo, nipote dell’intellettuale Mario Bergamo che, esiliato in Francia nel 1926 dalla dittatura fascista, ricostituì a Parigi il disciolto Partito Repubblicano italiano.
Per aggiungere: «Il Monte Bianco è un tetto immaginario, un luogo di contese poiché la cartografia non è univoca. Questo luogo di contesa potrebbe essere invece però un luogo da cui far ripartire una nuova visione di Europa. Non è una provocazione la nostra, ma l’occasione per una miglior riflessione. Europa unita non vuol dire perdere la propria identità».
Il problema del confine «parto dal concetto di sovranità» sottolinea il consigliere regionale della Lega Andrea Manfrin, che ha portato oggi il saluto istituzionale al nascente Centro studi.
«La Lega – continua Manfrin -, all’interno delle istituzioni comprese quelle europee, porta da sempre avanti il proprio pensiero federalista. In Consiglio regionale abbiamo presentato diverse iniziative sulla questione dei confini del Monte Bianco. Il problema è che la Francia, in maniera unilaterale, fa coincidere il confine inglobando anche una buona parte di territorio italiano. A causa di questo si creano non pochi problemi di giurisdizione».
Se l’Italia e la Francia, le due popolazioni del Monte Bianco fondatrici dell’Europa unita, decideranno di concedere generosamente la vetta d’Europa alla diretta giurisdizione delle Istituzioni dell’Unione Europea «sarà una svolta verso un’Europa più forte e un incentivo per rivitalizzare uno spirito comunitario in fase calante» conclude Bergamo.
(re.aostanews.it)