Salute e benessere sociale: il piano 2022/2025 della Valle d’Aosta «è irrealizzabile»
Le opposizioni unite chiedono la convocazione di un Consiglio regionale straordinario tematico sul Piano per la salute e il benessere sociale
Un piano sulla salute e il benessere sociale che ancora prima di essere approvato e diventare operativo è già vecchio e, a detta delle opposizioni che siedono in Consiglio regionale, «irrealizzabile».
I gruppi Lega Vallée d’Aoste, Progetto Civico Progressista, Forza Italia e Misto hanno depositato questa mattina, martedì 30 maggio, la richiesta di un Consiglio straordinario tematico sul tema urgente del Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2022-2025 e hanno spiegato in una conferenza stampa le loro motivazioni.
Cosa pensa di fare, la maggioranza, sulla sanità, come pensa di affrontare i numerosi problemi, sotto agli occhi di tutti, che i cittadini si trovano di fronte quando necessitano di assistenza e quali risposte intende dare alle diverse categorie professionali e sindacali che hanno presentato molteplici osservazioni sul Piano regionale nel corso del suo lungo iter, sono i punti sui quali le minoranze intendono fare chiarezza.
L’iter
Il consigliere Andrea Manfrin (Leva VdA) ha ricordato le varie tappe del Piano, evidenziando come già nel titolo -Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2022-2025- emerga lampante il ritardo accumulato.
Il percorso del nuovo Piano è iniziato nel luglio 2021, in un mese di pubblicazione sulla piattaforma di partecipazione democratica online Io partecipo ha registrato oltre 500 accessi e più di 50 contributi da parte di cittadini e portatori di interesse.
Tra dicembre 2021 e gennaio 2022 la bozza di Piano è stata inoltrata all’Usl che ha dato il suo riscontro, il 12 aprile 2022 è stato assegnato alla V Commissione.
«In tutto questo tempo è mancato il confronto con i professionisti» evidenzia Manfrin.
Il lavoro della Commissione
«Da aprile 2022 a oggi c’è stato molto lavoro in Commissione, sono state audite oltre 100 persone, tra parti sindacali e, per la prima volta – sottolinea il consigliere Claudio Restano (Gruppo Misto) – tutti gli ordini professionali: dai medici agli infermieri, dalle ostetriche ai veterinari, fino ai chimici».
«Un confronto arricchente – sottolinea Restano – dal quale sono emerse tantissime suggestioni».
«Oggi è il momento di verificare se c’è l’intenzione di portare al Piano quelle modifiche che gli ordini professionali, i sindacati e i portatori di interesse hanno richiesto. Quello che abbiamo recepito è che i portatori di interesse non sono interessati a un libro dei sogni ma alla praticità del Piano» conclude il consigliere.
La richiesta di Consiglio straordinario
Erika Guichardaz (Pcp) ha spiegato che il motivo scatenante della richiesta di convocazione di un Consiglio straordinario tematico è stata la convocazione della V Commissione di domani, con l’audizione dell’assessore alla Sanità, Carlo Marzi e il parere sul Piano.
«Ci siamo sentiti presi in giro, ci sono ancora tante discussioni da fare sul Piano, ecco che il Consiglio straordinario nasce con l’intento di fare chiarezza sulla pianificazione sanitaria e delle politiche sociali in Valle d’Aosta» sottolinea Guichardaz.
Il consigliere Mauro Baccega (Forza Italia) spiega che la mozione allegata alla richiesta del Consiglio straordinario chiede all’assessore un documento «che ci faccia capire cosa è stato fatto, le cose che non si faranno, come per esempio la struttura sanitaria di Morgex, sulla quale le risposte non sono mai chiare, e soprattutto quali sono le modiche che vorrà portare al Piano, tendendo conto che è cambiato l’assessore».
«Abbiamo bisogno di risposte, per tutti noi è il cittadino al centro dell’attenzione in Sanità, questo è l’obiettivo che ci prefiggiamo in un confronto politico serio» sottolinea Baccega.
«L’assessore dovrà poi prendere contezza del dibattito per migliorare un documento che non è più attuale rispetto a due anni fa».
Le richieste dei portatori di interesse
Il consigliere Restano ricorda cosa è emerso durante le audizioni dei portatori di interesse.
«È emerso che è un piano irrealizzabile per la carenza di personale – dice il consigliere -. Andiamo a realizzare strutture sul territorio ma poi ci mancano tutti i professionisti della sanità».
Altra richiesta emersa dai professionisti della sanità «è, banalmente, di essere considerati. E qui si entra nel benessere lavorativo, parte importantissima».
La mozione
Con tutte queste premesse le forze di opposizione hanno depositato la richiesta di Consiglio straordinario, impegnando, con la mozione allegata, «l’assessore alla Sanità, salute e politiche sociali a predisporre una relazione di sintesi sulle iniziative indicate all’interno del Piano e ad oggi già portate avanti dalle strutture competenti, nonché gli emendamenti elaborati o in fase di elaborazione per superare le varie criticità emerse dall’approvazione di questo Piano in Giunta».
(erika david)